M’illumino di meno 2020: l’unico (buon) motivo per cenare con il vostro smartphone
Per il tredicesimo anno consecutivo, venerdì 6 marzo, a Parco Gambrinus si celebrano il risparmio energetico e la sostenibilità consapevole; anche quest’anno, infatti, l’arte culinaria dello storico Ristorante San Polese si metterà in gioco nell’iniziativa nata nel 2005 dalla collaborazione di Caterpillar e Rai Radio 2: M’Illumino di Meno 2020.
Evento che mette in risalto l’importanza della natura in tutte le sue forme, M’Illumino di Meno è stato fin da subito un’importantissima fonte d’ispirazione per il Gambrinus che, sin dalla prima adesione di tredici anni fa, ha fondato le radici dei propri sapori su due fondamentali pilastri: consapevolezza ed eco-sostenibilità. Il ristorante Gambrinus è stato, a tal proposito, una delle prime attività di ristorazione del trevigiano ad attuare una politica che appoggia, ovunque possibile, il tema del rispetto ambientale avvalendosi, tra le altre cose, della conoscenza di risorse locali e del loro consapevole e corretto utilizzo. Un chiaro esempio della loro innovativa green-policy parte proprio dall’organizzazione annuale del Premio Letterario Giuseppe Mazzotti, che dal 1983 pensa alla natura premiando le migliori opere inerenti ad ambiente e territorio, fino ad arrivare al fondamentale e cosciente utilizzo degli orti sinergici di Via alla Lia, progetto ispirato dalla necessità dello chef Pierchristian Zanotto, che consente al ristorante di mantenere una cucina etica e responsabile, rendendola un vero e proprio ciclo di produzione attento all’impatto ambientale degli alimenti che varcano la soglia delle cucine. Dai primi germogli fra la terra fino al compostaggio dei residui alimentari, la loro cucina vanta un incredibile ciclo continuo di produttività sostenibile del tutto autonoma.
Perchè partecipare a M’Illumino di Meno 2020?
Il menù è come sempre ispirato dalla forte attrazione verso la natura e ciò che essa offre, seguendo la nobile filosofia del riutilizzo e sperimentando una cucina il più naturale possibile, senza ausilio di gas ed energia elettrica, che abbraccia a pieno l’evento della serata. La cucina Gambrinus, difatti, impiegherà l’energia dell’arte culinaria più primitiva per regalarvi dei gusti ricercati e del tutto “gas free”. Per dare il via alla serata sarà consegnato a ciascun ospite un curioso menù interattivo consultabile mediante l’utilizzo di un’apposita app per smartphone, creata per l’occasione dalla start-up padovana di comunicazione digitale Visual Roving e scaricabile da ogni ospite al momento della prenotazione, che vi permetterà di scoprire i piatti (segreti ai commensali fino a tal punto) attraverso curiosi video che mostreranno la preparazione di ogni singola pietanza. Il vostro “listino digitale” verrà poi affidato alle capaci mani di Paolo Celotto, grafico e artista della stamperia filopoetica Neldubbiostampo, che stamperà ad ognuno un vero e proprio menù da collezione utilizzando la tecnica “electricity free” della stampa a caratteri mobili. Ad arricchire la creazione dei singoli piatti, invece, lo chef si è ispirato alla cottura delle ceramiche in gres naturale nate dall’impegno dell’azienda trevigiana, unica nel suo genere, Topgress. Anche per l’immancabile accompagnamento musicale, che allieterà la serata priva di luci artificiali ed energia elettrica, Parco Gambrinus ha scelto un sottofondo del tutto a tema. Il musicista Vincenzo Mastromatteo ed il piccolo Emanuele (9 anni) accompagneranno la sfilata di portate con un’originale performance di handpan, un insolito tamburo armonico in acciaio capace di produrre sonorità ricercate e caratteristiche ad una frequenza di 432 Hertz, senza la necessità di alcuna amplificazione elettrica. In linea con il tema generale di M’Illumino di Meno 2020, che posa un occhio di riguardo sul verde che ci circonda promuovendo la riforestazione come freno al surriscaldamento globale, il ristorante riserverà agli ospiti una piacevole sorpresa ispirata al mondo boschivo ed alle sue naturali meraviglie.