Asolo, torna il Mercatino dell'antiquariato nel fine settimana
Domenica 14 giugno in centro storico riparte il tradizionale evento, nel segno della collaborazione con il Mercatino dell'Antiquariato di Campo San Maurizio a Venezia
Antiquariato, arte, artigianato e pezzi da collezione dopo il lockdown. Domenica 14 giugno, nel centro storico di Asolo, ritorna il Mercatino dell'antiquariato, storico e atteso appuntamento per gli appassionati e non solo, promosso dal Comune di Asolo e organizzato dalla Pro loco. Sarà un mercatino che, nell'occasione, parlerà molto “veneziano”.
L'evento si svolgerà nel segno della collaborazione con l'altrettanto storico Mercatino dell'antiquariato di Campo San Maurizio a Venezia. Saranno presenti oltre 50 espositori, tra antiquari e collezionisti, che arriveranno da ogni parte del Veneto, diversi dei quali provenienti dal contesto veneziano. Passeggiando tra le bancarelle nell'affascinante ambientazione del borgo medievale, si troverà un'ampia e variegata offerta di oggettistica d'epoca di qualità: libri e stampe antiche, quadri, vetri di Murano e preziose ceramiche, tappeti, orologi, argenteria e curiosità di ogni genere, ma anche bijoux e cartoline d'epoca, vintage, vinili, vecchi giocattoli e pezzi davvero unici da collezione. Un filo diretto con Venezia con cui il Mercatino dell'antiquariato di Asolo rinnova la sua tradizione e la vicinanza culturale con la città lagunare, per condividere un marchio di qualità puntando sulla ricerca e sulla professionalità. Una visita al Mercatino è anche l'occasione per godere uno dei borghi più belli d'Italia. La “città dai cento orizzonti”, scelta e amata da grandi artisti, poeti e viaggiatori, attende i visitatori anche con i suoi numerosi locali dove si possono gustare i prodotti tipici dei suoi colli e dell'enogastronomia asolana: l'olio, il miele, i formaggi ed i salumi, e poi ancora bigoi, gnòchi, tajadée e trippa, lo stoccafisso e l'oca, senza dimenticare il Prosecco Docg. Una giornata da trascorrere pienamente, per ritrovare il gusto della bellezza delle cose e dell'incontro tra le persone dopo il periodo dell'emergenza.