Mostra "Illustri persuasioni. Belle Epoque"
Il 26 maggio 2017 è nato il Museo nazionale Collezione Salce: con i suoi 25mila manifesti pubblicitari, del periodo compreso tra i due eventi bellici e il secondo dopoguerra, divide il primato in Italia e in Europa con il parigino Museé des arts décoratives. L'evento inaugurale "Illustri persuasioni. Capolavori pubblicitari dalla Collezione Salce" si articolerà in tre momenti espositivi, organizzati per cronologia: 1. La Belle Epoque, 2. Tra le due guerre, 3. Dal secondo dopoguerra al 1962.
Durante poco meno di un anno, senza soluzione di continuità, saranno circa 300 i pezzi della Collezione proposti alla visione diretta del pubblico: una sorta di antologia della grafica pubblicitaria per come la scelse e la conservò Nando Salce, dalla prima giovanile acquisizione del 1895 fino al momento in cui la morte - nel dicembre del 1962 - pose fine alla sua appassionata, vorace e ininterrotta attività di raccolta.
Il primo evento, La Belle Epoque, rinnoverà i fasti di un momento storico tra i più vivaci e innovativi dell'epoca moderna, caratterizzato da grandi trasformazioni urbane e di costume: le Esposizioni Universali, l'architettura del ferro e del vetro, la bicicletta e l'automobile, la luce elettrica, la moda per tutti, i cabaret, l'assenzio e lo champagne. Un'epoca che, nonostante le oggettive diseguaglianze e povertà, ammantò se stessa di un'esuberante joie de vivre, decorata di fiori e scintillante di luci. Un'epoca in cui, come ebbe a dire il grande Marcello Dudovich, "non si poteva non avere fiducia nell'avvenire". Un'epoca che, come noto, fu anche indiscutibilmente l'âge d'or del cartellonismo, di quelle grandi immagini colorate, subito popolari e amatissime, che tappezzarono i muri delle città e sollecitarono vere e proprie manie, dalla Parigi dei café chantant fino alla provinciale Treviso del giovane Nando Salce.