Recenti studi di archeologia urbana su Treviso
TREVISO Recenti studi di archeologia urbana su Treviso saranno al centro dell’ultimo appuntamento del ciclo “La biblioteca incontra”, organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche per valorizzare le collezioni del suo centro documentazione (Treviso, via Cornarotta 7-9), Martedì 10 febbraio alle ore 18 gli archeologi Giovanni Roman, Alice Vacilotto, Marco Vianello racconteranno il lavoro di ricerca svolto su un tema di grande interesse per la città.
I rinvenimenti archeologici nel centro storico di Treviso, a partire dalla metà degli anni settanta del secolo scorso, hanno contribuito a definire una più chiara immagine di un abitato venetico e romano nel contesto dell’Italia nordorientale. Ma le continue scoperte di materiali e insediamenti preistorici, protostorici, romani, medievali e post-medievali degli ultimi anni, che aggiornano continuamente il quadro conoscitivo, sono il frutto di una maggiore sensibilità da parte dei privati e delle istituzioni e impongono di mettere in campo risorse umane ed economiche in grado di garantire adeguati interventi di salvaguardia, nonché progetti di studio e azioni di tutela.
Le peculiarità storiche, ambientali e urbanistiche trevigiane richiedono di definire con precisione ruoli e competenze di cittadini, progettisti, amministratori pubblici e organi dello Stato, per conciliare le esigenze dello sviluppo con la salvaguardia della memoria del sottosuolo. Per farlo, occorre quindi mettere a punto nuovi strumenti e affinare la prassi nella gestione delle emergenze archeologiche, con particolare riferimento alla fase preventiva. Per affrontare una situazione delicata, ma al tempo stesso estremamente stimolante in considerazione delle potenzialità scientifiche, culturali ed economiche dei beni archeologici, si profila dunque la necessità di approntare strumenti come la Carta del Rischio archeologico, alla quale i professionisti di vari ambiti disciplinari – archeologi, storici, geologi, urbanisti e architetti in primis – sono chiamati a partecipare e a dare il proprio contributo attraverso il confronto di idee ed esperienze.