Ca' dei Carraresi, al via la quinta rassegna di arte contemporanea
TREVISO - È diventata un punto di riferimento, ma non per questo smette di stupire. Torna anche quest'anno l'appuntamento con la Rassegna di arte contemporanea allestita a Ca' dei Carraresi dal gruppo culturale Artika Eventi con il supporto di Fondazione Cassamarca e Lab13: da sabato 5 (taglio del nastro alle 17) a domenica 13 settembre le 19 sale del museo trevigiano ospiteranno la quinta edizione della mostra, che riunisce 80 artisti da tutta Italia ma anche Egitto, Polonia, Slovenia e Spagna. L'ingresso è libero, con visite guidate gratuite tutti i giorni alle 18.30 e orario prolungato nei weekend: 11-20 da lunedì a venerdì, 11-21 sabato e domenica. Ma l'agenda propone anche altri due eventi di carattere conviviale e divulgativo: sabato 12, alle 18.30, un aperitivo tra prosecco e arte; domenica 13, alle 17, il dibattito Artika Talks con il curatore della mostra Daniel Buso e lo studioso di estetica Paolo Volpato.
Il progetto, concentrato in pochi giorni, vuole dare una scossa alla città e inserirsi nel dibattito sul rapporto sempre più complesso tra arte e società. La proliferazione quotidiana di stimolazioni sensoriali può indurre infatti ad un atteggiamento rinunciatario, ma per gli artisti che si rifugiano nei canoni del minimalismo non ci sarà cittadinanza a Ca' dei Carraresi: la Rassegna di arte contemporanea privilegia le combinazioni nuove e inaspettate in sintonia col principio modernista della contaminazione, premiando gli artisti che continuano a produrre immagini e hanno scelto di gettarsi nella mischia per emergere. Temi, materiali e tecniche sono disparati: Stefano Bullo ed Ester Marano, veneziani, propongono un'installazione audiovisiva in vetro di Murano (Immigration) che affronta il tema caldo delle migrazioni e dei cervelli in fuga; Andrea "Clem" Clementi, vicentino, presenta la prima pietra di un enorme alveare Senza titolo, con gli insetti realizzati in corda grezza; Matteo Nanni, fotografo bolognese, espone invece Apri gli occhi, la donna bendata con le labbra verdi scelta come icona della mostra per ricordare la differenza tra vedere e guardare.
Inaugurata nel 2011, la Rassegna di arte contemporanea ha tagliato il traguardo delle diecimila visite e ha portato a Treviso 320 artisti da 20 paesi. Il gruppo culturale Artika Eventi, fondato nel 2010 e diretto da Daniel Buso, ha gestito dal 2012 al 2014 il centro di produzione di installazioni e performance inStabile; tra ottobre 2014 e maggio 2015 inoltre ha curato la prima edizione della rassegna Il museo in vetrina, aperta al piano terra di Ca' dei Carraresi nelle stesse settimane della mostra Giappone (dai Samurai a Mazinga). Le prospettive per il futuro prevedono l'apertura di nuovi spazi espositivi e un progetto internazionale.