Francesco Stefanini presenta "A Nudo" alla Lovat di Villorba
VILLORBA — Per la prima volta uno spazio espositivo ospita questi lavori di Francesco Stefanini: nascono per il piacere di disegnare il più segreto e misterioso soggetto, il nudo, e nel contempo per fare degli omaggi alla straordinaria bravura dei fotografi che con tanta perizia hanno interpretato e rappresentato l’eros. Si tratta di un soggetto insolito per il pittore apprezzato a livello internazionale per i suoi quadri di luce, in cui la natura è trasfigurata, velata e svelata dal gioco sapiente di colori e toni. I nudi traggono ispirazione dalle immagini artistiche di grandi fotografi quali: Bill Brant, Gunter Blum, Venturian Ariana, Jan Saudek e tanti altri. Introdurrà il critico d'arte Marco Goldin.
A Nudo, pastelli 1989-2014 Sono piccoli lavori iniziati nel 1989 poi rimasti a giacere solitari in un abbandonato cassetto di una vecchia credenza. A distanza di un lungo intervallo quasi ventennale, il tema del nudo femminile mi si è ripresentato con rinnovato interesse per il casuale ritrovamento di vecchi periodici: Playmen, Photo e Playboy. Insieme a questi, mi sono stati di stimolo per le mie successive elaborazioni o D’aprés una nutrita serie di libri e riviste (da tempo conservati gelosamente) di grandi fotografi internazionali: Bill Brandt, Jeanloup Sieff, Gunter Blum, Venturian Ariana, Greta Buysse, Jan Saudek e altri ancora. I pastelli che vedrete, piccoli appunti, nati spesso come pausa tra un lavoro e l’altro o a volte per la non voglia di affrontare quadri mpegnativi di grande formato, sono stati realizzati quasi sempre di sera e con più frequenza d’inverno. Nella penombra dello studio solo una lampada illumina il piccolo cartone. Un pastello, un carboncino, un bisturi, un’immagine, un’idea e tanta pazienza. Nient’altro serve. Questi lavori nascono così, per il solo piacere di disegnare il più segreto e misterioso soggetto, il nudo, e nel contempo per fare degli omaggi alla straordinaria bravura dei fotografi che con tanta perizia hanno interpretato e rappresentato l’eros. (Francesco Stefanini)
L’ARTISTA Francesco Stefanini nasce nel 1948 a Pietrasanta in Toscana. Ha studiato al Magistero d’Arte di Firenze e ha insegnato materie artistiche nelle Scuole Statali. Partecipa a più di novanta esposizioni personali e a oltre trecento collettive. Negli anni Novanta espone a Tokyo, Zagabria, Salisburgo, Praga, Vienna, Budapest, Mannheim, New York, Pechino, Brisbane, Perth. Nel 1995 alla XLVI Biennale di Venezia, è invitato alla rassegna Memorie e attese, e partecipa alla esposizione Gli artisti conterranei di Marco Polo all’Internazional Art Palace di Pechino Negli anni 2000, lavora per il museo d'Arte Moderna di Shirakawa in Giappone ed espone con successive mostre a Tokyo, Osaka, Kyoto e Yokohama. Nel 2005 tiene una personale al Kunstverein di Mannheim (Germania). Nel 2009 espone con una personale nel Palazzo Ducale di Urbino. E’ invitato a Oltre il Giardino, alla 12° Biennale di Architettura di Venezia. Partecipa a “150 Artisti per l’Unità d’Italia” al Palazzo Italia di Berlino. Nel 2014 realizza personali alla Rosemarie Bassi Galerie di Remagen in Germania e al Museo Civico della Città di Rovigno (Croazia). E’ invitato alla rassegna Attorno a Vermeer nella mostra La ragazza con l’orecchino di perle a Bologna.Dal 2011 organizza e cura le mostre presso lo Spazio Lazzari di Treviso.Vive e lavora a Volpago del Montello