"Un contributo al Museo diffuso della città: immagini devozionali sotto i portici trevigiani"
Sotto i portici del Calmaggiore si consuma lenta ma inesorabile una strage degli "innocenti"-ebbe a dire un personaggio autorevole non molti anni fa , dove "innocenti" sta per "affreschi". La via principale,il cardo massimo della Treviso romana, poi il "callis maior" , la strada che durante il Medioevo collegava simbolicamente i due centri del potere , la cattedrale, sede del potere spirituale e il palazzo della Signoria ,sede del potere temporale , ospita infatti non solo le vetrine dei negozi, ma anche una dolente galleria di affreschi devozionali anneriti dal tempo , dall'incuria , dalla mancata manutenzione. Un tesoro tramandatoci da secoli che non dobbiamo assolutamente perdere .
Quelle Madonne con il Bambino e quei ritratti di santi , potrebbero essere un pregevole biglietto da visita agli occhi dei turisti che sempre più numerosi vengono nella nostra città.Purtroppo muffe,smog ed interventi sbagliati fanno apparire quei tesori sopravvissuti al tempo e agli eventi bellici oramai come tracce vaghe che poco ci fanno onore, lacerti destinati presto a scomparire irrimediabilmente. Ma qualcosa di bello ed importante sembra stia per accadere.... Una svolta positiva per la città è infatti l’idea di concretizzare un "Museo diffuso" nel centro storico che valorizzi i percorsi salienti sotto il profilo della devozione. Queste stupende immagini sono quindi, parte integrante delle bellezze cittadine.
Sembra incredibile ma la loro collocazione spesso sfugge all’attenzione del passante, una adeguata evidenziazione della loro presenza potrà dare la giusta valorizzazione. L’immagine sacra risulta diffusa in molti angoli suggestivi di Treviso, città fortemente caratterizzata dai portici. Abbiamo la fortuna che queste rilevanti testimonianze della nostra cultura si siano conservate in un discreto numero di iconografie, dove predominante è certamente la rappresentazione della Madonna con il Bambino. Ciò permette di tracciare degli itinerari, anche tematici, che dai fulcri monumentali della città, come San Nicolò, Santa Lucia, il Duomo e San Francesco si dipanano creando piacevoli passeggiate.
Tutto si potrà realizzare attraverso una necessaria sensibilizzazione dei cittadini circa l’urgente necessità del loro restauro, pena la loro perdita definitiva. Grazie anche alla Società Iconografica Trivigiana, le persone, già attente a questa realtà, potranno partecipare a questo primo progetto di restauro sponsorizzato dal Lions Club Treviso Host, come annunciato alla Soprintendenza Competente. L’intervento di Antonio Costantini per il restauro conservativo, sottolineerà il suo contributo al ”Museo aperto” di Treviso, quello di Maria Sole Crespi descriverà i portici nell’ambito degli edifici medioevali, mentre Benedetta Lopez Bani presenterà il percorso iconografico degli affreschi del Calmaggiore.