Premio Radicchio d'Oro, la madrina sarà Miss Italia Giulia Arena
La nuova reginetta di bellezza italiana sarà presente alla serata dedicata alle eccellenze del territorio, lunedì 18 novembre a Castelfranco Veneto. Tra i premiati Mara Venier, Jessica Rossi, Tania Cagnotto, Andrea Lucchetta
Sarà Giulia Arena, Miss Italia 2013, la madrina del premio “Radicchio d’oro” in programma lunedì 18 novembre a Castelfranco Veneto.
"Radicchio d'oro" è un avvenimento molto popolare, che dal 1999 porta a Castelfranco Veneto personaggi di spicco del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport, della solidarietà, del giornalismo e dell’enogastronomia. Protagonista della serata l’Italia bella e positiva, che merita di essere messa in evidenza.
Ed è questo l’obiettivo del “Radicchio d’oro”, un evento che negli anni è cresciuto e si sta proponendo come uno dei più popolari e più atteso.
Giovedì il presidente Egidio Fior ha illustrato motivazioni e impegni del “Radicchio d’oro”, con il quale idealmente si dà il via alla stagione del Radicchio Rosso di Treviso Igp, una cicoria che in quindici anni è uscita dal piccolo territorio di produzione tra le province di Treviso e di Venezia e di Padova, per conquistare prestigiosi mercati nazionali e internazionali.
A confermarlo sono i numeri: dal 1996, anno di riconoscimento del marchio europeo Igp, la produzione è passata da due a ventimila tonnellate di produzione e la produzione lorda vendibile da quattrp a 56 milioni di euro.
Quest’anno il “Radicchio d’oro” sarà consegnato al regista Giuliano Montaldo per il cinema, a Giusto Pio segnalazione dalla terra veneta, a Mara Venier per la televisione e lo spettacolo, alle campionesse sportive Jessica Rossi (tiro a volo) e Tania Cagnotto (tuffi), ad Andrea Lucchetta, un mito del volley, alla giornalista Licia Granello di Repubblica, allo chef Giancarlo Morelli per la cucina.
A Francesco Daminato, un grande del mondo dell’orticoltura e della cooperazione, è stato assegnato il premio “Innovazione in agricoltura”. I medici pediatri Giancarlo Schiavon, Claudio Benetton e Mario Ferro riceveranno il “Radicchio d’oro” per la solidarietà, per aver messo a disposizione la loro professione per strutture sanitarie in zone povere e disastrate di paesi in via di sviluppo.