Andar per borghi a visitar righee
VITTORIO VENETO C’è una tradizione pasquale che l’Alta Marca Trevigiana tiene viva da oltre 200 anni, tramandandola di generazione in generazione: è il gioco della righea, come si chiama nel vittoriese, o rigoeana, nel coneglianese. Uova sode, dipinte, vengono fatte rotolare in un catino di argilla: obiettivo colpire le uova degli altri concorrenti. Un gioco che potremmo dire essere un mix tra i moderni bocce e biliardo. Un gioco che fonda le sue radici nella vita contadina dell’Ottocento e che oggi è tenuto vivo dalla Comunità Ludica della Righea.
Da domenica 5 a domenica 12 aprile appuntamento a Colle Umberto, Conegliano, San Vendemiano e Vittorio Veneto con l’edizione 2015 dell’”Andar per borghi a visitar righee”: 11 campi da gioco, realizzati all’interno di borghi, cortili, bar, scuole o nelle piazze, aperti ai giocatori di ogni età. Basta presentarsi muniti di uova sode e, anche se non si conoscono le regole, ci saranno dei volontari pronti a dare indicazioni o a svelare qualche segreto per far rotolare al meglio il proprio uovo.
11 CAMPI DA GIOCO. L’accesso alle righee o rigoeane è libero. La tradizione vuole che ci si sfidi con le uova sode, tra amici o famigliari, il gioco di Pasqua, il lunedì di Pasquetta e ancora la domenica successiva a Pasqua. Si gioca in questa edizione 2015 a Vittorio Veneto al bar Duomo a Ceneda, a Casa Baccichetti a Ceneda, al Parco San Valentino a Cozzuolo, al borgo Al Ponte a San Giacomo di Veglia e a Borgo Pretura a Carpesica. A Colle Umberto l’appuntamento è al bar Centrale. Rigoeana a Conegliano nella centralissima piazza Cima, alla scuola dell’Infanzia “Tofano” di Parè, nella parrocchia di Parè e a borgo San Pierin a Scomigo. Infine, undicesimo campo, in località Cosniga a San Vendemiano.
SFIDA TRA SINDACI – NOVITÀ 2015. Quest’anno la sfida tra i sindaci dei comuni che ospitano l’”Andar per borghi a visitar righee” si terrà alla righea del Parco San Valentino a Cozzuolo di Vittorio Veneto. Nel giorno di Pasquetta, lunedì 6 aprile alle ore 15, i sindaci di Colle Umberto (Edoardo Scarpis), Conegliano (Floriano Zambon), San Vendemiano (Guido Dussin) e Vittorio Veneto (Roberto Tonon) si sfideranno a righea, contendendosi il titolo di “campione 2015”.
RIGHEA È SOLIDARIETÀ. Da diversi anni la manifestazione sostiene l’Hospice Casa Antica Fonte di Vittorio Veneto, la struttura dell’Ulss 7 per malati oncologici in fase avanzata. Sarà possibile sostenere il progetto con un’offerta: nei vari campi da gioco saranno collocate delle cassettine per la raccolta fondi.
RIGHEA È NATURA. Da alcuni anni la Comunità Ludica della Righea invita tutti i giocatori e visitatori a “immergersi” nelle colline che ospitano gli 11 campi da gioco, raggiungendo le righee e rigoeane a piedi, in bicicletta, sui pattini o con altri mezzi a impatto ambientale zero, il tutto in compagnia di amici o con la propria famiglia e riscoprire così il legame con la natura, oltre che con la tradizione.
LA COMUNITA’ LUDICA DELLA RIGHEA. Alla regia dell’evento un nutrito gruppo di associazioni e comitati impegnati nel tenere viva la tradizione: Insieme per Ceneda, associazione San Valentino, associazione Sant'Elena, Bar Centrale di Colle Umberto, Giovani San Vendemiano, Borgo al Ponte, Famiglie di Borgo Pretura, Casa Baccichetti, Dama Castellana, Bar Duomo di Ceneda, Scuola d’infanzia di Parè e Parrocchia di Parè.
IL GIOCO DELLA RIGHEA. Si costruisce una sorta di catino con sassi, zolle di terra, argilla e sabbia: si lavora di pala, cazzuola e molta arte. Lungo le sponde del catino a turno i giocatori fanno rotolare uova sode, dipinte per distinguerle. Lo scopo è colpire le uova avversarie, ammaccandole senza danneggiare la propria, o far raggiungere all'uovo la monetina gettata nel campo, che viene vinta – qualche centesimo di euro. Una pasqualissima combinazione di bocce e biliardo. Il dialetto vittoriese ancora conserva i nomi specifici delle pratiche e degli strumenti del gioco della righea: come il ranzìn, un bastoncino ripiegato ad una estremità utilizzato per ripescare dal catino le uova dall’arbitro del gioco, il ranzinier.