Teatro del pane: gli appuntamenti del weekend
La nuova stagione del Teatro del Pane - via Fontane 91, Fontane di Villorba (TV) - si apre con tre spettacoli di sicuro effetto. Giovedì 8 ottobre, nella serata che il Teatro ha deciso di dedicare alla musica, stupiranno “The Framers”. Artefici di un jazz “contaminato” che culla e rilegge i capolavori di alcuni maestri indiscussi della Storia dell’Arte - da Hieronymus Bosch a Umberto Boccioni fino a Andy Warhol – questo originale duo jazz propone da sempre un progetto musicale di incredibile raffinatezza e novità. “The Framers”, letteralmente “I corniciai” sono Phil Mer, laureato in storia dell’arte e fra i più richiesti batteristi della sua generazione - se è vero che vanta collaborazioni con Pooh, Pino Daniele, Malika Ayane, Mario Biondi, Francesco Renga e altri - e Andrea Lombardini, laureato in estetica musicale e tra i più originali bassisti elettrici europei come certificano le sue partecipazioni nei dischi di Annalisa, Erica Mou, Chiara Canzian, Chris Costa, Mario Biondi, Malika Ayane e altri. Presenteranno il materiale dei loro due dischi – “The Framers” (2013) e “Notturni” (2015), entrambi autori, Phil Mer e Andrea Lombardini uniscono in modo spiazzante e originalissimo musica e pittura: ponendo un cavalletto immaginario al centro del palco, sopra il quale si alternano capolavori della pittura, s’incaricano di realizzare per ciascuno una cornice musicale con suite jazz originali e improvvisazioni, ispirate dalle riflessioni poetiche che hanno determinato i grandi pittori a concepire le proprie opere. Nella loro galleria, “I corniciai” rileggono fra gli altri gli orologi al camembert della “Persistenza della memoria” di Salvador Dalì, le dinamiche futuriste delle “Visioni simultanee” di Umberto Boccioni, la potenza visionaria de “Il giardino delle delizie”, il trittico a olio su tavola di Hieronymus Bosch. Apertura ore 20. Concerto ore 21.
Venerdì 9 ottobre prosegue la settimana del Teatro del Pane all'insegna dell'originalità con Conciorto, ossia musica per melanzane, zucchine, cetrioli dolci, flauti traversi, sax e chitarre. Musica sostenibile per persone sensibili. Così presentano il loro "concerto che dà voce all'orto", Gian Luigi Carlone, musicista cofondatore della Banda Osiris, e Biagio Bagini, autore di programmi radiofonici e libri per bambini. Se Gian Luigi si sposta con le sue abili dita dal peperone alla zucchina, e al suo tocco, gli ortaggi emettono suoni, Biagio intona a ritmo "d'ortaggio" le note delle canzoni. Un progetto nato da pochi mesi, dopo che Carlone ha scoperto Ototo, un open source basato su sensori Arduino che permette di far suonare qualsiasi cosa che conduce elettricità, come l'acqua. Da quella scoperta, per lui che è perito agrario, l'idea di suonare gli ortaggi che contengono acqua. Così il sassofonista della Banda Osiris insieme a Bagini, altro appassionato d'orto, concretizza il progetto nella composizione di 13 brani che raccontano "storie intime e segrete, i sentimenti, gli stati d’animo delle verdure dell'orto". Apertura ore 19.30. Spettacolo-concerto ore 21.30.
Sabato 10 ottobre, infine, il Teatro del Pane accoglie a braccia aperte due fratelli il cui talento li precede, Marta e Diego Dalla Via, che presenteranno "Mio figlio era come un padre per me". Scritto, ideato ed interpretato dai Dalla Via, con la direzione tecnica di Roberto Di Fresco e la partitura fisica di Annalisa Ferlini, in collaborazione con Piccionaia, questo strabiliante spettacolo, che calibra con grande maestria ironia e punte di cinismo, ci racconta la generazione che viene dopo quella che ha lavorato, dopo quella che ha risparmiato, dopo quella che ha sfondato. Raccontano la storia di una famiglia ricca del Nordest. C’è una bella casa, destinata a diventare la casa dei protagonisti. Lì immaginano di far fuori i propri genitori, per diventare i padroni, non della casa, ma delle loro vite. Senza armi, nè sangue, un omicidio due punto zero. Fuori dalle statistiche, fuori dalla cronaca, un atto terroristico nascosto tra le smagliature del vivere borghese. Ma “uccidere i propri padri” sembra un atto impossibile dal momento che questi hanno deciso di farla finita, lasciando in eredità assenza di futuro e consumo del passato. I Fratelli Dalla Via sono una piccola impresa famigliare che costruisce storie. Marta e Diego, dopo aver sviluppato parallelamente una serie di esperienze formative, professionali e umane, decidono di unire la propria voce in un percorso artistico comune. Nel farlo, accettano la sfida di abitare e lavorare a Tonezza del Cimone, il paese sulle montagne vicentine dove sono nati. Sono da sempre supportati da Roberto Di Fresco che si occupa di illuminare e musicare tutte le creazioni della piccola compagnia.Apertura ore 19.30, spettacolo ore 21.30.