"Un tavolo per otto": dialoghi sul paesaggio in Fondazione Benetton
La suggestione da cui prende avvio questo importante evento della Fondazione Benetton Studi Ricerche in occasione del suo trentennale di attività è di quelle potenti. Il dialogo che la Fondazione propone, sabato 21 ottobre dalle ore 10 alle 18, nellauditorium della sua sede trevigiana, si rifà nel titolo e nellassunto a quel Tavolo per otto a table for eight evocato nel lontano 1966 ad Amsterdam in occasione di un convegno dellInternational Federation of Landscape Architects (IFLA). Un evento, questultimo, che resta nella storia per il peso che ebbe, tra i tanti aspetti, nella definizione della figura, allora agli esordi, del landscape architect. A quelloriginale incontro parteciparono figure decisive nel campo dellarchitettura del paesaggio come Lewis Mumford, Geoffrey Jellicoe, Lawrence Halprin e Francisco Cabral.
Il tavolo per otto trevigiano intende trarre spunto dal contributo più originale di quellappuntamento ormai storico. Ovvero lo scritto di Jellicoe (tradotto nel 1998 in italiano in Scandinavia, un libro della collana Memorie della Fondazione Benetton) che per lappunto si intitola A table for eight. Il tavolo descritto da Jellicoe fu pensato immaginando di dar voce a otto figure diverse, otto mestieri che, dialogando, cercano di capire il ruolo culturale e sociale che in quel tempo si attribuiva alla figura del landscape architect.
«In una società profondamente cambiata, che si auspica continui a guardare al paesaggio come possibile guida e riferimento culturale, cogliamo questa traccia per costruire un tavolo analogo a quello originario del 1966» dichiara Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Benetton. «Che discuta questa volta sugli obiettivi del nostro lavoro e sui confini di un possibile terreno comune. Sarà un momento di approfondimento, ma soprattutto unoccasione per festeggiare assieme trentanni di lavoro della Fondazione, segnalandone le specificità maturate, le prospettive e gli obiettivi comuni ad altre figure e istituzioni, invitando, come fa Jellicoe nel suo tavolo immaginario, otto personaggi a parlare della propria esperienza di lavoro e di ricerca vissuta come uno stesso desiderio di approfondimento sul tema del paesaggio. Il dialogo che promuoviamo si sviluppa in forma di confronto tra contributi che oggi si ravvisano necessari per una direzione di ricerca e di studio innovativa in questo campo di lavoro che nel lessico della Fondazione si connota come tensione verso lo studio e la cura dei luoghi».
Ad aprire i lavori, primo tra gli otto di oggi, sarà Domenico Luciani (architetto, direttore della Fondazione dal 1987 al 2009), che proporrà una riflessione sul significato di governo del paesaggio ripercorrendo lo spirito del lavoro della Fondazione. Sarà seguito da Juan Manuel Palerm Salazar (architetto, docente allUniversità di Las Palmas e presidente Uniscape) con un allargamento di campo su temi connessi alla Convenzione Europea del Paesaggio. Jordi Bellmunt (architetto e paesaggista, direttore della Biennale del Paesaggio di Barcellona) entrerà nel tema dei paesaggi futuri e della necessità di comunicazione in questo campo, mentre il paesaggista Henri Bava (Agence Ter, Parigi) porterà la propria esperienza nellambito del progetto. Maria Teresa Andresen (paesaggista e storica del giardino, Comitato Scientifico della Fondazione Benetton) introdurrà il tema dellHeritage nelle sue intersezioni con la sfera del paesaggio, seguita da Marco Navarra (architetto, docente presso lUniversità di Catania) che rifletterà sul contributo che una disciplina come larchitettura può offrire al dibattito contemporaneo in tale campo.
Lo sguardo di Massimo Venturi Ferriolo (filosofo, Comitato Scientifico della Fondazione Benetton) nel campo filosofico arricchisce questo dialogo, assieme a Gilles Tiberghien (docente presso lUniversité de Paris la Sorbonne e lÉcole nationale du paysage de Versailles), studioso che da sempre riflette sul rapporto tra paesaggio e arte. In apertura, prima dei saluti del suo presidente, Luciano Benetton, e del direttore, Marco Tamaro, verrà proiettato il breve video che la Fondazione, con la direzione del regista Matteo Frittelli, ha prodotto in occasione del suo trentennale.
«Gli incontri immaginati dalla Fondazione per celebrare i suoi trentanni di attività» dice Marco Tamaro «si aprono con questa prima giornata che ha per tema il paesaggio, un ambito di studio e di ricerca che dalla sua nascita ne caratterizza il profilo e che da sempre connota il suo raggio di azione in una dimensione sia locale che internazionale. Anziché imboccare la strada di grandi eventi celebrativi, si è cercato di cogliere questa occasione per proseguire a fare ciò che più ci preme da sempre: continuare a discutere e dialogare. Gli appuntamenti organizzati per il nostro trentennale» continua Marco Tamaro «proseguiranno nei prossimi mesi con la proposta di eventi dedicati agli altri due nostri ambiti di lavoro: a novembre sono in programma un convegno organizzato con due importanti centri di ricerca europei , e una mostra, dedicati alla storia del gioco, con un approfondimento nellattualità su ludopatia e gioco dazzardo; a dicembre protagonista sarà il campo dei beni culturali, alla ricerca di buone pratiche da promuovere e far adottare, in collaborazione con importanti istituzioni nazionali».
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Informazioni
Levento si terrà nellauditorium della Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7, Treviso.
La partecipazione è libera, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per ragioni organizzative si prega ugualmente di comunicare la propria adesione allindirizzo fbsr@fbsr.it oppure al numero 0422.5121 (lunedì-venerdì ore 9-13, 14-18).
Diretta streaming nel sito www.fbsr.it.
È prevista la traduzione simultanea in italiano e in inglese di tutti gli interventi.
Agli architetti iscritti allordine che ne faranno richiesta saranno riconosciuti i crediti formativi.
Per informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche: T 0422 5121, fbsr@fbsr.it.