I vini del futuro: degustazione di vini da varietà di vitigni resistenti
I temi della sostenibilità ambientale e della tutela della salute stanno diventando prioritari soprattutto per quelle colture che, come la vite, necessitano di un gran numero di trattamenti per ottenere una produzione di qualità. Perché allora non tentare di ottenere delle varietà resistenti alle malattie? In questa direzione si stanno muovendo in molti, sia all’estero che in Italia, con risultati che si stanno rivelando interessanti e promettenti anche per quanto riguarda i vini ottenuti.
Anche i Vivai Cooperativi di Rauscedo hanno ritenuto opportuno investire rilevanti risorse in questo campo e nel 2006, all’atto della costituzione dell’istituto di Genomica Applicata di Udine, ne hanno preso parte come socio finanziatore, avviando così una collaborazione con l’Università di Udine, che già aveva portato avanti delle sperimentazioni sulle ibridazioni. Le nuove varietà presentano una quota preponderante di genoma di Vitis Vinifera, mentre un 5-10% appartiene ad altre Vitis portatrici dei geni di resistenza.
Nel 2015 sono state iscritte nel Catalogo Nazionale 10 delle 18 nuove varietà ottenute ai fini della produzione di vini IGT, attualmente autorizzate in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Sono proprio i vini ottenuti con microvinificazioni da queste 10 nuove varietà che andremo a conoscere e degustare.
Presentazione del progetto e degustazione di 10 vini da varietà già iscritte nel catalogo nazionale:
Fleurtai,
Soreli,
Sauvignon Kretos,
Sauvignon Nepis,
Sauvignon Rytos,
Julius,
Cabernet Eidos,
Cabernet Volos,
Merlot Khorus,
Merlot Kanthus