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Cunial, Benedetti: «Apicoltura a rischio, servono misure urgenti»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

«Mercoledì 29 maggio abbiamo portato all’attenzione del ministro Centinaio l’annosa questione della moria di api che sta avvenendo in diverse parti d’Italia in seguito a un uso massiccio e scriteriato di pesticidi estremamente dannosi al loro habitat e alla loro vita, come per esempio il caso del Mesurol in Friuli per cui è stata aperta un'indagine o ancora i neonicotinoidi già banditi in diversi stati membri ma purtroppo ancora utilizzati in Italia».

Ad affermarlo sono le deputate del gruppo Misto Sara Cunial e Silvia Benedetti in risposta alla sottosegretaria Pesce in question time in commissione agricoltura. «Sebbene vi sia consapevolezza della strategicità del settore e dei gravi danni causati da alcune molecole agli ecosistemi e agli insetti impollinatori ancora una volta la risposta della sottosegretaria Pesce tende a demandare importanti decisioni all’Unione Europea, quando la competenza su queste disposizione è nazionale, come indicato nella normativa comunitaria e come altre nazioni, più lungimiranti e attente alla vita e alla salute ci insegnano. È bene ricordare che nelle campagne italiane ci sono milioni di alveari curati da oltre 45mila apicoltori – continuano le deputate – miliardi di euro derivano dalla sola attività di impollinazione alle coltivazioni a cui si aggiunge il profitto di 22mila tonnellate annue di produzione di miele. Un trend in continua crescita che dà lavoro a sempre più persone, soprattutto giovani e soprattutto al sud, e che fa dell’Italia un’avanguardia delle pratiche e tecnologie in questo frangente nonché uno dei principali produttori di miele d’eccellenza. Ma soprattutto è bene sottolineare che senza api perderemmo gran parte della nostra biodiversità, l'accesso a ingenti tipologie di cibo, la vita stessa è a rischio senza il loro lavoro - proseguono - Avremmo bisogno di azioni concrete e urgenti per favorire politiche agricole sostenibili e idonee a proteggere questo cruciale settore, purtroppo troppo spesso messo in crisi da pratiche scriteriate e anacronistiche – spiegano le deputate – Ci chiediamo dove siano i paladini dell’occupazione, dell’innovazione, del Made in Italy e dei nostri prodotti di qualità. Ma soprattutto ci chiediamo dove siano tutti coloro che dovrebbero mettere la tutela delle persone e dell’ambiente al primo posto e fare del principio di precauzione il faro della loro azione politica. Confidiamo nella sottosegretaria, che si faccia portavoce tanto in Italia quanto in Europa di ciò che oggi è stato promesso e di ciò che moltissimi apicoltori, agricoltori e cittadini chiedono».

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