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Allarme Diabrotica in Veneto, l'insetto americano arrivato in aereo

Mercoledi’ 25 Gennaio alle ore 20.30 presso la sala Brotto della sede provinciale di Coldiretti Treviso si parlerà dell’impatto economico negativo nella Marca determinato dal proliferare di questo insetto

PAESE “Diabrotica Wanted”.  Domani,  mercoledi’ 25 Gennaio 2017, alle ore 20.30,  presso la sala Brotto della sede provinciale di Coldiretti Treviso si parlerà dell’impatto economico negativo nella Marca determinato dal proliferare di questo insetto americano che colpisce la coltura del mais, la “Diabrotica virgifera virgifera”. A presentare i dati del monitoraggio  ci penseranno il dott. Lorenzo Furlan di Veneto Agricoltura e il dott. Filippo Codato di Condifesa.

“Coldiretti Treviso ha collaborato in maniera importante al progetto e per questo i dati che presenteremo saranno anche frutto del lavoro della nostra struttura tecnica – sottolinea il presidente di Coldiretti, Walter Feltrin – L’insetto originario del continente americano è stato purtroppo importato in Italia tramite i vettori navi-aerei. E’comparso per la prima volta nella Regione Veneto alla meta’ degli anni 90 presso i terreni agricoli vicini allo scalo Marco Polo di Venezia e negli ultimi anni interessa anche la Marca trevigiana”.

La Diabrotica e’ un insetto con un ciclo annuale (uova-larva-pupa-adulto),in forma larvale compare nell’apparato radicale della pianta del Mais tra meta’ Maggio e meta’ Giugno (l’anticipo/posticipo dipende dalle condizioni climatiche piu’ o meno favorevoli) e la forma adulta compare tra fine Giugno fino a metà  Agosto; l’adulto di Diabrotica depone le uova nel terreno e,pertanto,la forma svernante e’ quella di uovo.

I danni da Diabrotica sono di diversi tipi: il primo, più  importante,e’ dato dalla rosura della radice delle piante del Mais da parte delle larve di Diabrotica ( periodo tra fine Maggio ed inizio Giugno quando la pianta ha un’altezza tra 25-50 cm) che, durante i fenomeni climatici di forte vento e di temporali primaverili-estivi, può provocare l’allettamento ( “ginocchiatura” ) della pianta con conseguente perdita della produzione ( da un 15 % a un 20 % per Ha ) ; in second’ordine ci possono essere danni da parte degli adulti dovuti a rosure delle piante di Mais con conseguente riduzione di fotosintesi e quindi mancato accrescimento delle piante stesse oppure danni sempre da parte degli adulti che si cibano degli stili della spiga (“ barbe” ) riducendo di conseguenza l’allegagione della pannocchia.

Lo studio del danno dovuto da Diabrotica e’ partito dall’individuazione di n.° 3 Macro Zone nella Marca (Montebelluna, Paee e Quinto),  omogenee tra loro ( terreni situati nelle strette vicinanze), ed all’interno di ciascuna Macro Zona ne sono state individuate altre 2:  la prima caratterizzata da terreni agricoli in monosuccessione di Mais da più anni (da 4 a 5 anni), la seconda caratterizzata da rotazione delle colture ( quindi con “rottura” della presenza di Mais). Successivamente all’individuazione delle Macro Zone si e’ passati al lato operativo con il rilievo dei danni sull’apparato radicale del Mais da parte delle larve di Diabrotica e dei danni causati dalla presenza degli adulti sulla pianta. “Domani sera finalmente avremo delle risposte con le conclusioni finali di queste attività – sottolinea Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso – che a loro volta saranno ottimi indicatori per le imprese agricole su come tutelarsi da questo problema”.

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