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Qualità dell’aria "accettabile": Treviso promossa con riserva dall'Arpav

Pubblicata la relazione relativa all'anno 2018. Valori accettabili nella media ma nel capoluogo preoccupano ancora gli sforamenti dei livelli di Pm10 anche durante i mesi estivi

La relazione presenta gli esiti del monitoraggio della qualità dell’aria, realizzato tramite le stazioni fisse della rete di monitoraggio Arpav, attraverso sintesi ed elaborazioni grafiche e il confronto con gli anni precedenti. Tra gli inquinanti monitorati gli ossidi di zolfo, di azoto, il monossido di carbonio, l’ozono, il particolato PM10 e PM2.5, i Metalli, gli idrocarburi policiclici aromatici, tra cui il benzo(a)pirene, e i composti organici volatili, tra cui il benzene. 

I risultati presentati evidenziano che, nel 2018, le principali criticità sono state rappresentate dal superamento, limitato al capoluogo, del valore limite giornaliero per il PM10. Il valore limite annuale per il PM2.5 invece non è stato superato in alcuna stazione della rete. La media annuale per il benzo(a)pirene ha superato il valore obiettivo annuale di 1.0 ng/m3 nel capoluogo di Treviso raggiungendo un valore pari a 1.1 ng/m3. Durante i mesi estivi si sono verificati diversi superamenti della soglia di informazione per l’ozono presso le stazioni di fondo della rete provinciale. Il calcolo dell’Indice di Qualità dell’aria, che rappresenta sinteticamente lo stato di qualità dell’aria, per le stazioni di fondo ha evidenziato che la maggior parte delle giornate si sono attestate sul valore di qualità dell’aria “accettabile”. La relazione costituisce un approfondimento della relazione Regionale sulla Qualità dell’Aria 2018 pubblicata sul sito dell’Agenzia. 

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