rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
mobilità

Città green, MiMuovo a Treviso: otto percorsi per pedoni e bici

Otto macro percorsi per favorire il movimento spontaneo e il benessere. Il progetto lanciato dal Comune si ispira alla Carta di Toronto

TREVISO — Otto macro percorsi per favorire il movimento spontaneo e il benessere. E’ il progetto “MiMuovo a Treviso” che, come parte integrante del lavoro di pedonalizzazione, si pone come obiettivo una nuova e diversa vivibilità della città. Questo progetto si pone come obiettivo una nuova e diversa vivibilità della città, con meno auto in circolazione e più persone che si muovono a piedi o in bicicletta. I luoghi dove poter svolgere attività fisica nella nostra città sono tantissimi: dai giardini ai corsi d’acqua, Treviso è una continua occasione per vivere lo sport a ‘cielo aperto’. Tra gli obiettivi di Mi muovo c’è anche la volontà di ridare attenzione a un tema come quello dell’accessibilità che deve tornare al centro dell’azione amministrativa e di protezione della salute con la catena della sopravvivenza e la città cardioprotetta”.

Il progetto si ispira alla Carta di Toronto, uno strumento per promuovere uno stile di vita attivo e sostenibile per tutti. Il documento si rivolge a tutte le figure fondamentali rappresentanti settori diversi della società civile: sanità, trasporti, ambiente, sport e tempo libero, istruzione e formazione, pianificazione urbanistica, oltre all’amministrazione pubblica, alla società civile e al settore privato, la cui attività incide direttamente o indirettamente sull'accessibilità per la popolazione alla pratica motoria. Redatta a Toronto nel maggio 2010 da un gruppo di esperti appartenenti al Global Advocacy for Physical Activity (Gapa) ed integrata nel febbraio 2011 dal documento "I migliori investimenti per l’Attività Fisica" la Carta definisce un insieme di ambiti d'azione individuali e sociali di dimostrata efficacia nel promuovere una vita più attiva.

I percorsi

Condivisione, partecipazione e inclusione sono le tre parole chiave che caratterizzano il progetto che si compone di otto macro percorsi:, percorsi ciclabili, pedonali, percorsi d’acqua, aree a verde, percorsi di quartiere, città cardio-prottetta, città accessibile, formazione e informazione. 

Percorsi ciclabili

Gli itinerari ciclabili previsti nel biciplan sono quattordici e insieme compongono quasi 100mila chilometri di strada percorribili in bicicletta. Ma perché possano essere completi mancano all’appello ancora 37mila chilometri che l’assessorato ai lavori pubblici intende realizzare attraverso dei finanziamenti già messi a bilancio. La spesa prevista per il 2014 è di 400mila euro, mentre nel 2015 se ne aggiungeranno altri 600.

L’assessorato sta inoltre lavorando per la creazione di due percorsi oggi inesistenti: il percorso ‘Storga zona nord – est fuori mura’ e il percorso ‘Ostiglia zona ovest fuori mura’. Per la Green Way del Sile sono già in corso lavori per 3milioni 750mila euro, mentre per l’ultimo miglio della Treviso Ostiglia sono stati chiesti finanziamenti nell’ambito dell’Ipa per 1milione 600 mila euro. Un altro milione è stato richiesto, sempre all’Ipa, per i completamento della ciclovia dell’amicizia Venezia Monaco. L’assessorato sta inoltre pensando ad una nuova proposta di segnaletica orizzontale. Degli adesivi colorati attaccati sull’asfalto oltre a decorare la carreggiata forniranno indicazioni ai ciclisti di passaggio.

“La bicicletta oltre a fare bene all’ambiente fa bene anche alla nostra salute – dichiara Michielan - Basta percorrere un tragitto di sette chilometri, per esempio da Santa Maria del Rovere, passando per Piazza dei Signori fino ad arrivare a Piazza Duomo perché una persona di circa 60 kg consumi 150 calorie”.

Percorsi pedonali

Aumentare la percentuale di persone che fanno attività sportiva, favorire l’attività spontanea migliorare il livello di salute e qualità della vita all’esterno, riportare le persone a vivere la città.

Sono alcuni degli obbiettivi dei tre percorsi pedonali individuati dal progetto. Il percorso Inriva è lungo 2774 metri,  vale a dire 1941 passi, e consente di smaltire, tenendo un’andatura media, 170 kcal. L’anello unisce Ponte Dante, la Chiesa di San Francesco, Piazza Duomo e attraversa Piazza dei Signori per ricongiungersi al punto di partenza. Il percorso medioevale invece si estende nella parte ovest della città: dall’Isola della Pescheria il circuito prevede il passaggio per la chiesa di San Francesco, i Buranelli, Calmaggiore, Piazza Duomo e il Museo Diocesano di Arte Sacra, la Cattedrale di San Nicolò e Piazza della Vittoria. E’ lungo 2385 metri, si percorre in 1669 passi e promette un consumo di 150 calorie. Il percorso del Mistero è quello più lungo: 6216 metri per 4351 passi fanno consumare a chi li percorre 370 chilocalorie.

Sul fronte dei finanziamenti 280mila sono già a bilancio per il 2014, 113mila sono previsti nel 2015 e nel 2016. Nell’ambito dell’Ipa, proprio per il percorso del mistero, sono stati chiesti 375mila euro finalizzati alla realizzazione del primo stralcio che dalla stazione FS conduce a Piazza dei Signori fino al Museo di Santa Caterina. Un milione di euro di lavori è invece previsto per lo studio di fattibilità e la sua predisposizione, mentre 60mila euro saranno destinati al prossimo cantiere previsto per il mese di settembre.

Percorsi d’acqua

A piedi, in bicicletta oppure…. in canoa. Tra i percorsi individuati dall’assessorato ai lavori pubblici e sport c’è anche la realizzazione di canali navigabili. In particolare a bordo di  canoe e kayak sarà possibile percorrere i fiumi Sile, Botteniga, lo Storga e il fossato esterno da varco Caccianiga al Sile. E’ stato realizzato inoltre un censimento dei pontili e i relativi interventi da effettuare.

Sul fronte dei finanziamenti 40mila euro sono già stati messi a bilancio per l’anno 2014, mentre altri 30mila euro sono già impiegati per i lavori, in corso, previsti per la manutenzione e il ripristino dei pontili esistenti. Ulteriori duecento mila sono stati richiesti nell’ambito dell’Ipa per la realizzazione di nuovi attracchi.

Aree a verde

Nel progetto emerge anche una nuova idea delle aree verdi. “Per fare un parco non bastano una panchina e una rete - aggiunge Michielan - Serve un progetto organico. Inoltre, accanto a degli interventi tradizionali, come l’inserimento di aree giochi strutture per bambini là dove mancano, con questo progetto sono nate idee innovative e nuovi contenuti. Per esempio quella del parco sportivo, un giardino pubblico che pur conservando i classici contenuti diventa al tempo stesso un luogo dove praticare l’attività motoria spontanea. Spazi che potrebbero rimanere sempre aperti. “Abbiamo trovato trovato un partner e scelto un’area sulla quale nasceranno uno skatepark e un circuito per BMX”.

Percorsi di quartiere

E restando in tema di aree verdi, al parco globale diffuso si ispirano anche i percorsi di quartiere che prevedono una fitta connessione tra giardini e nuovi sistemi di collegamento in modo da assecondare le dinamiche degli spostamenti e favorire il movimento spontaneo nella quotidianità. Piste ciclabili e un nuovo sistema di marciapiedi condurranno dal Parco Ali dorate fino al bosco del Respiro, passando per l’orto botanico Businello, lo Spegazzini e il parco Pietro “Uccio” Tinelli.

Treviso – Una città accessibile

MiMuovo a Treviso” unisce agli aspetti dello sport e della vivibilità cittadina anche il tema dell’accessibilità. L’obiettivo è di creare una città per tutti dove nessuno rimane indietro. Così è stata eseguita una mappatura delle disabilità riscontrate a Treviso: oltre a innumerevoli barriere architettoniche gli “ostacoli” riscontrati sono stati anche culturali e fisici. Accanto a un tavolo di lavoro con tecnici e associazioni l’assessorato ha provveduto ad elaborare un piano aggiornato di eliminazione delle barriere architettoniche. Tra i lavori più urgenti, già inserito nel piano delle opere pubbliche, vi è la ri-definizione sul piano dell’accessibilità del percorso che dalla stazione dei treni porta a Piazza dei Signori. 

Treviso – Una città cardio-protetta

Quattro mosse: una chiamata al 118, la rianimazione cardiopolmonare, la defibrillazione e infine delle terapie di supporto. Sono queste le quattro azioni della catena della sopravvivenza, la sequenza di azioni che possono concorrere a salvare una vita. L’obiettivo di MiMuovo a Treviso è anche di creare una città sicura anche sotto il profilo delle azioni di primo intervento. Nella fase di avviamento del progetto si prevede di collocare 30 Dae (defibrillatori autonomi esterni) nelle piazze, nelle sedi comunali, in luoghi molto frequentati e infine lungo i percorsi per l’attività ricreativa. Il programma di diffusione delle defibrillazioni verrà diffuso da Suem 118 e azienda Ulss9 che formeranno dalle tre alle quattro unità per dae, ma i first responders saranno tutti i cittadini.

Formazione e informazione

Infine è importante lavorare sulla formazione e l’informazione del progetto per consentirne la conoscenza a un sempre più ampio numero di persone. Attraverso la comunicazione di “MiMuovo" passa anche l’educazione della città a nuovi stili di vita più sani, attenti alla salute e rispettosi dell’ambiente. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Città green, MiMuovo a Treviso: otto percorsi per pedoni e bici

TrevisoToday è in caricamento