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Grandi novità nel mondo del Prosecco: non si potrà produrlo senza valorizzare l'ambiente

Il presidente Stefano Zanette: "la siepe come elemento evocativo del passato, nuova cornice ai vigneti di Prosecco per tornare alla cultura del bello favorendo la biodiversità"

TREVISO “Da oggi in avanti chiunque vorrà produrre Prosecco dovrà contribuire alla bellezza del paesaggio, oltre che alla salubrità dell’ambiente". Ad affermarlo nelle scorse ore è stato il Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata del Prosecco.

"Più siepi, più alberi, maggior biodiversità. Perché la bellezza del territorio di produzione è un ingrediente fondamentale del Prosecco, come del resto di ogni prodotto della terra" ha dichiarato il presidente Stefano Zanette con ferma convinzione. "In questi giorni verranno resi pubblici i  bandi con le regole di assegnazione degli ampliamenti che presentano elementi di novità assoluta. Se ci avessero ‘capito’ evitando di osteggiarci, le novità -tutte a favore dell’ecosistema e della bellezza del paesaggio- sarebbero state ancora più rilevanti”. La volontà del Consorzio di estendere la richiesta di rivendicazione alla Doc Prosecco per 1200 ettari, come deliberato dall’Assemblea dei Soci dello scorso 4 aprile, è stata ratificata dalla Regione del Veneto così come dalla Regione del Friuli Venezia Giulia e il provvedimento -già firmato da entrambe è ora in fase di pubblicazione nei rispettivi Bollettini ufficiali della Regione (BUR).

A questi 1200 ettari accederanno le aziende per un massimo di 3 ettari ciascuna, e la gara avverrà a colpi di punteggio. Il massimo riconoscimento lo otterranno i giovani che praticano la coltivazione biologica, soprattutto se provvedono alla creazione o conservazione di siepi e alberi nella misura di almeno il 5 % della superficie oggetto di ampliamento. Nei prossimi giorni gli uffici del Consorzio invieranno agli operatori tutti i dettagli contenuti nel bando grazie al quale la superficie vitata atta a produrre Prosecco Doc aumenta precisamente di 978 ettari nel Veneto e di 222 ettari nel FVG. Ciò avviene non necessariamente attraverso la piantumazione di nuove vigne.  Anzi: la maggior parte verrà ad essere costituita da vigneti già in produzione. Ciò porterà la superficie totale, entro l’anno prossimo, dagli attuali 23.250 ettari a 24.450 ettari. “Gli ulteriori aumenti di pari misura ipotizzati nei due anni a venire, - spiega Zanette - saranno autorizzato solo nel caso ne venisse confermata la necessità. Altrimenti ci si ferma qui”.

 “Abbiamo accolto la domanda del Consorzio – chiarisce l’assessore all’agricoltura della Regione del Veneto Giuseppe Pan – sposandone la politica di aumento controllato, con l’attenzione a favorire in particolare le micro imprese e la permanenza dei giovani in agricoltura. I criteri di punteggio nel bando per l’assegnazione delle superfici incrementali avvantaggeranno chi non ha grandi superfici sulle quali espandere i vigneti glera e cerca di farli certificare come Doc. In questo modo consentiremo ai giovani viticoltori e alle imprese che stanno ancora crescendo di rafforzarsi sul mercato, senza mettere a rischio i delicati equilibri di mercato che regolano l’economia della produzione Doc del vino più conosciuto e venduto al mondo”. “Esattamente quelle cui stiamo assistendo in questi giorni post vendemmia.  In tal senso   -conclude Zanette - richiamo gli operatori che hanno a cuore il Prosecco ad un senso di responsabilità individuale. Siete ancora nei tempi per salvare il futuro della nostra Denominazione”. 

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