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Lavoro

Colloquio di lavoro: le tecniche del selezionatore e come preparare le risposte

Come affrontare l'appuntamento, le domande trabocchetto, le risposte giuste, cosa cercano i selezionatori

Quanti di noi non sono stati presi dell'ansia prima di sottoporti ad un colloquio di lavoro? Qali tecniche utilizzerà il selezionatore per provare le nostre capacità? Quali sono le risposte più giuste da dare per superarlo?

Se siete stati chiamati per un colloquio significa che la vostra lettera di presentazione e il curriculum vitae hanno suscitato una buona impressione e che i selezionatori e i responsabili delle risorse umane vogliono sapere di più su di voi. Per molte persone un colloquio di lavoro è estremamente stressante. L’arma migliore per superare la tensione e fare un colloquio di successo è una buona preparazione.

Secondo gli esperti di Zety le prime domande sono:

  • Il 60% dei recruiter rompe il ghiaccio con “parlami di te” e il 94% degli intervistati si aspetta di ricevere questa domanda.

  • Il 46% dei selezionatori vuole conoscere i punti di debolezza del candidato, mentre il 91% degli intervistati si aspetta una domanda sui punti di forza.

  • Durante il colloquio, non sono pochi i recruiter che tirano fuori domande insolite come “Se potessi avere un super potere, quale sceglieresti?”.

Come prepararsi al colloquio di lavoro

Quando ci si trova ad un colloquio di lavoro non bisognerebbe mai farsi cogliere impreparati. Attraverso domande di varia natura, infatti, il recruiter cercherà di farsi un’idea quanto più dettagliata del candidato.

Prepararsi a questa importante sfida, però, non è impossibile. Basta seguire i passi giusti.

  • Rispondi alla mail di convocazione a colloquio. Fallo in modo cortese, formale e breve. Ricordati di ripetere orario e data presenti nella mail, chiedendo inoltre conferma di ricezione della tua. Se ti mostri flessibile con frasi come “non esitate a contattarmi in caso aveste bisogno di ulteriori informazioni” farai sicuramente colpo;
  • Informarti sulla società. Ebbene sì, nell’era del digital questo passo è tanto semplice quanto necessario, dato (giustamente) per scontato dalle aziende. Attraverso siti web, pagine social e notizie on-line, la vera difficoltà sarebbe non reperire alcuna informazione!
  • Chiedi in giro: se conosci qualcuno che lavora nell’azienda in questione, non farti problemi a richiedere maggiori informazioni per avere un quadro più completo;
  • Stesso discorso se conosci il nome di chi condurrà il colloquio: visita pure il suo profilo LinkedIn e mostrerai un interesse che verrà apprezzato;
  • Rileggi ancora una volta l'annuncio, la lettera di presentazione ed il curriculum prima del colloquio;
  • Infine, occhio all’outift: presentati in modo coerente con il profilo e lo stile dell’azienda, oltre che del settore.

Studia l’azienda 

Divora il sito internet dell’azienda per la quale ti candidi, se conosci persone che ci lavorano chiedi lumi sui prodotti o i servizi che offre. Una delle primissime domande dopo il cordiale «buongiorno» è «conosce l’azienda?». Dire di no non è certo un punto a favore. 

Spegni il cellulare 

Non sottovalutare la fase in sala di attesa, è quella in cui affini le “armi” per apparire la persona giusta. Arriva qualche minuto in anticipo e guardati intorno per capire lo spirito dell’azienda, cancella dal vocabolario invece la parola “ritardo”. Non farti accompagnare. 

La domanda: ci parli di lei

Il consiglio è quello di preparare bene questa risposta con un testo da leggere e imparare prima del colloquio (circa 3 minuti). Non occorre ovviamente raccontare quali erano i nostri giochi preferiti da bambini. Basta esaltare alcuni aspetti della propria carriera e non dimenticate un breve elenco di pregi e difetti. Non inventare, cerca magari tre pregi e tre difetti in relazione alla posizione che andresti a ricoprire. Essere “pignolo” se si concorre per un posto da giornalista non è uno svantaggio. 

Esperienze lavorative? 

Elencale mantenendo solo i punti fondamentali. Evita di perderti in chiacchiere o autocelebrazioni, questo ti aiuterà a risultare chiaro, deciso e preparato. 

Perché dovrei scegliere proprio lei?

Pensa prima a cosa potresti dare all’azienda, ma anche a cosa l’azienda potrebbe dare a te. Questa è già una risposta. Un’altra può essere il futuro che immagini per l’azienda, ottima per sembrare il manager che loro cercano. 

Fai domande

Poche domande, pertinenti all’argomento, sono molto ben apprezzate durante il colloquio perché dimostrano il vostro interesse per il posto di lavoro. Evitate, almeno al primo incontro, domande sullo stipendio o sulle ferie. 

Le risposte che fanno la differenza

Sì, esistono oggettivamente delle domande ritenute più difficili in un colloquio di lavoro, ma niente panico. Scopri come muoverti, ma soprattutto come rispondere al meglio.

Perché avete lasciato il vostro ultimo lavoro / Perché volete lasciare il lavoro attuale?
Cerca di rispondere in modo positivo, anche se nel tuo precedente lavoro sono accaduti anche episodi negativi. Sii sintetico, non dilungarti in conversazioni che potrebbero far sorgere dubbi. Sottolinea il motivo per cui vuoi lavorare presso l’azienda nella quale ti stai candidando, puntando sulla realizzazione dei tuoi obiettivi.

Come reagisci di fronte alle critiche?
Sii assertivo. Rispondi che sei semplicemente umano, e che ti aspetti di commettere errori ma anche di imparare. Porta come esempio una situazione reale di critica costruttiva che hai vissuto.

Qual è la tua motivazione?
Parla dei tuoi valori e delle tue ambizioni, non del denaro. Sottolinea quelli che hai auto-identificato come bisogni e gli obiettivi che ti sei posto da raggiungere: collega sempre le leve motivazionali a questi due elementi.

Ti stai candidando presso altre aziende?
Sii sincero: se la risposta è sì, non farti problemi a dirla: essere richiesti è infatti una qualità molto attraente. Dimostra selettività nella scelta delle posizioni a cui candidarti.

Che cosa hai che altri candidati non hanno?
Punta su ciò che ti contraddistingue e sui tuoi risultati raggiunti. Sii onesto e non farti problemi a raccontare degli episodi lavorativi in cui sei emerso grazie alle tue qualità.

Ci sono aspetti della posizione che non ti attirano?
Mostra di aver letto bene la Job Description. Se ci sono degli aspetti che non ti convincono dillo pure apertamente, enfatizzando in parallelo gli aspetti positivi.

Sei a tuo agio nel ricevere ordini dai superiori?
Mostra la tua capacità di lavorare in team e fai pure degli esempi dei tuoi precedenti lavori.

Parlaci di un errore che hai commesso e dell’insegnamento che ne hai tratto.
Rispondi a questa domanda onestamente, ma evitando di citare episodi imbarazzanti o troppo personali.

Quanto vorresti prendere?
Prima del colloquio informati bene sullo standard di mercato. Sentiti libero di affermare ciò che ti aspettati in base alle tue qualifiche e sii aperto al confronto.

Hai qualche domanda?
Evita di rispondere “no”, quindi tieniti almeno una domanda pronta, relativa alla posizione o all’azienda; darai l’impressione di essere una persona curiosa che riflette sulle informazioni che le vengono comunicate. Concludi chiedendo quali saranno i tempi per ricevere un feedback e quale sarà il prossimo step del processo di selezione.

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