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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Resa dei conti nel Pd trevigiano: Casellato risponde al segretario Andreetta

La lettera: "Banalizzi e non consideri il peso politico di un documento, trasversale, condiviso dalle varie “anime del partito” che tu tiri in ballo in maniera non consona"

TREVISO Cara Lorena, spiace constatare dalle risposte che hai dato alla stampa, così come dalla tua reazione di chiusura e ostracismo in Direzione Provinciale, che evidentemente non hai colto il senso profondo del documento firmato da 28 elementi della tua stessa Direzione, la maggioranza dell’organo provinciale più importante del nostro Partito.

Giudicando la presa di posizione, seria e responsabile, di Sindaci come  Manildo e Galeano, o del vicesindaco Grigoletto, definendoli voltagabbana (neanche avessero cambiato partito!!)  essendo “passati alla minoranza di Casellato, Cimetta, Tonella e Quarello”, per citare le tue parole, significa che banalizzi e non consideri il peso politico di questo documento, trasversale, condiviso dalle varie “anime del partito” che tu tiri in ballo in maniera non consona.

L’intento è l’esatto contrario di come tu hai interpretato; evitare che il nostro PD, che anche a livello provinciale sta evidentemente implodendo, si disperda del tutto, trovando invece nuova linfa, nuove energie, una nuova classe dirigente che non si orienti su logiche correntizie ma guardi al futuro, al territorio, alla nostra gente ormai disaffezionata, ai valori più alti di questo Partito Democratico in cui tutti crediamo.

Ed è proprio verso questa strada che voleva andare il mio intervento in Direzione, e la mia proposta, di affidare il PD provinciale ai giovani, che già hanno manifestato la volontà e la capacità di rifondare un partito che ha perso per strada non solo pezzi di storia ma soprattutto le persone che questa storia l’hanno creata. Qui non si tratta di definire nuove maggioranze o minoranze, su questo ci penserà a tempo debito il congresso, oggi si tratta di lavorare tutti per il partito, per i circoli , per il referendum,  perché è evidente che  sia nell'organizzazione interna che nella proposta politica, in questi mesi ci siamo consumati in silenzio. 

Creare una nuova classe dirigente estranea a quelle logiche che tu ancora tiri in ballo per difendere una posizione che ormai non ha più fondamento,  per includere tutte le sensibilità che animano il Partito ma con l’obiettivo di condividere responsabilità e impegno, essere di sostegno e guida per i nostri amministratori, rilanciare il ruolo dei circoli e iniziare il grande lavoro che ci porterà alle amministrative del prossimo anno. Il tutto affiancati, senza ingerenze ma con l’apporto dell’esperienza, da noi “vecchi” della politica.

Tutto questo non per scalzare te, o la tua segreteria, da un posto che avete legittimamente conquistato in un congresso, seppure finito con il risultato di misura che ben conosci, ma per dettare una nuova agenda del PD provinciale, che sostenga i temi forti del centrosinistra, per rafforzare un Partito che può e deve tornare ad essere punto di riferimento per il territorio, voce autorevole per i nostri elettori e per chi vuole ancora credere nel progetto per il quale tutti noi, nessuno escluso, ci siamo da sempre impegnati senza risparmiare tempo, energie, risorse.

Floriana Casellato

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