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Mom: crollo degli abbonamenti Over 70, passati in un anno da settemila a mille

A dirlo è Mario Conte, capogruppo della Lega Nord-Liga Veneta in consiglio comunale. Colpiti soprattutto i pensionati che vivono nelle periferie, senza la possibilità di raggiungere il centro

TREVISO “Il crollo degli abbonamenti MOM per anziani over 70 è il risultato del fallimento di politiche dirigiste e infarcite di burocrazia. Un altro disastro targato Manildo e  sinistra snob e salottiera di Ca’ Sugana”.

A dirlo è Mario Conte, capogruppo della Lega Nord-Liga Veneta in consiglio comunale. “Da molto tempo sto seguendo casi di anziani over 70 che non hanno rinnovato l’abbonamento a condizioni privilegiate dopo che il Comune ha deciso di introdurre fasce differenziate imponendo l’obbligo di presentare l’Isee. Risultato: siamo passati da settemila a mille abbonamenti in un anno. Di fronte alla complicazione di dover predisporre la documentazione, al problema di capire cosa bisogna inoltrare ai Caf per avere l’Isee e al costo di 20 euro per la pratica in tanti hanno rinunciato. Un bel risultato davvero. Che poi ci si metta a lucrare sulle domande per l’abbonamento agevolato per gli anziani è una cosa squallida. Mi chiedo se i sindacati confederali e la Giunta abbiano in testa i servizi per i cittadini o le entrate per i centri di assistenza fiscale”.

C’erano molteplici soluzioni per introdurre più equità in questo servizio. Si è scelta la strada più “sinistra”, quella della burocrazia. Il risultato è che persino l’autobus adesso diventa difficilmente accessibili per gli anziani, ben sapendo che per tanti nostri concittadini con più di 70 anni il mezzo pubblico è l’unico modo per spostarsi dalla città alla periferia”. “Chi è stato colpito maggiormente sono i trevigiani più anziani: 80enni e 90enni, che magari non hanno il sostegno dei figli anche solo per capire che documentazione si debba presentare per compilare l’Isee. Personalmente sono stato contattato da molti che chiedono una mano ad orientarsi nelle pastoie burocratiche che piacciono tanto alla sinistra e ai sindacati. Ma poi, davanti ai 20 euro che vengono richiesti molta gente rinuncia. I dati sul calo mi sembrano evidenti e il giudizio sull’assurdità delle scelte prese dalla Giunta non può che essere il solito. Di fronte alle prodezze di questi improvvisati alla sbaraglio non resta che allargare le braccia e sperare che se ne vadano presto”.

Manildo colleziona un altro capolavoro sul fronte del trasporto pubblico, che a Treviso non è per nulla valorizzato. E soprattutto questa sinistra delle mostre e delle fioriere continua a demolire il welfare locale. A Ca’ Sugana esistono solo i discorsi e i ragionamenti vuoti sul cosiddetto nuovo rinascimento, mostre e mercatini ospitati da una città che ha servizi sempre più scadenti e i cui amministratori non capiscono i veri bisogni della gente. Chiedo al Sindaco un chiarimento urgente ed è necessario che la questione venga al più presto posta all’attenzione del consiglio comunale. La nostra proposta è che l'abbonamento torni ad essere gratuito per tutti o, se a prezzo agevolato, venga fissato un costo standard, senza che sia necessario imbarcarsi nella compilazione di inutili e costosi documenti come l'Isee”.

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