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«Nuovo commissario Agenas, si rischia il conflitto d'interessi»: lettera al Ministero

Un gruppo di cittadini guidati dal politico trevigiano Luigi Calesso ha segnalato, al Ministro della Salute Speranza e al presidente Bonaccini, la nomina del dottor Domenico Mantoan

La nomina del dottor Domenico Mantoan a commissario della Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) ha sollevato una serie di dubbi e polemiche sfociate in una lettera aperta al Ministro della Salute Speranza da parte di un gruppo di cittadini trevigiani che sostengono caso di un possibile conflitto di interessi. Il dottor Mantoan, infatti, ricopre attualmente il ruolo di direttore dell’Area Sanità e Sociale della Regione Veneto.

Si legge nel sito di Agenas: “Mission dell’Agenas è quella di supportare il Ministero della Salute, le Regioni e gli Enti del SSN per contribuire a rendere il sistema sanitario sostenibile e capace di gestire situazioni di elevata complessità clinica e organizzativa, assicurando il rispetto degli standard di qualità, quantità, sicurezza, efficacia, efficienza, appropriatezza ed equità dei servizi erogati dalle strutture sanitarie su tutto il territorio nazionale. La realizzazione di questi obiettivi avviene principalmente tramite una sistematica attività di misurazione, analisi, valutazione e monitoraggio che consente di individuare, prima che si verifichino anomalie nell’erogazione dei servizi assistenziali, eventuali punti di debolezza delle organizzazioni sanitarie e di adottare tempestivi interventi correttivi, anche favorendo la diffusione e l’implementazione delle migliori pratiche”. Nella loro lettera aperta al Ministero della Salute i cittadini trevigiani scrivono: «In buona sostanza, ci pare che il dottor Mantoan dovrà – nella sua qualità di commissario dell’Agenas – valutare le strategie sanitarie che ha elaborato nella sua qualità di Direttore dell’Area Sanità e Sociale della Regione Veneto. Ci sembra, quindi, che la possibilità di un conflitto di interessi andrebbe attentamente valutata. Non va neppure dimenticato che il dottor Mantoan è anche il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco. E’ vero che stiamo vivendo un periodo di assoluta eccezionalità ma ci pare che, anche al netto di possibili conflitti di interessi, la concentrazione di potere in ambito sanitario (dirigenza regionale, Agenas, AIifa) in un’unica persona sia difficilmente giustificabile e non risponda all’esigenza dell’utilizzo di tutte le migliori competenze esistenti in materia nel nostro Paese. Scusateci se insistiamo, ma non sarebbe meglio che per ognuno di questi tre incarichi ci fosse una persona diversa, in grado di destinare al proprio compito tutto il tempo e le risorse di cui dispone? Non vi pare che la concentrazione dei tre ruoli in un’unica persona non finisca, presso l’opinione pubblica, per far ritenere che ciascuno dei tre compiti non richiede l’impegno completo di chi lo svolge?» concludono.

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