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Aggressione San Zeno: Sceriffo nella bufera, ma lui se ne frega

Mariarosa Battan, di Cna Impresa Donna Treviso: "E se a essere palpata fosse stata sua moglie?". Duro Antonio De Poli (Udc): "Un machista che farebbe meglio a starsene zitto"

Continua a infuriare la bufera su Giancarlo Gentilini e la sua uscita sull'aggressione subita da una trentottenne, a San Zeno, lunedì sera. Dopo la condanna da parte delle tre consigliere Antonella Tocchetto (Pd), Maristella Caldato (Pd) e Letizia Ortica (PdL), sono arrivati i rimproveri del Cna Impresa Donna di Treviso e di Antonio De Poli (Udc).

ESTERNAZIONI AVVILENTI - "Mi chiedo se Gentilini avrebbe detto le stesse cose se oggetto della 'comune palpata di culo' fosse stata sua moglie", si è chiesta Mariarosa Battan, coordinatrice di Cna Impresa Donna di Treviso. "Le avvilenti esternazioni di Gentilini, a cui vorremmo che i media non dessero immeritata amplificazione - ha aggiunto Battan - concorrono a rafforzare un'anacronistica cultura sessista, secondo la quale le donne sono considerate cittadine di serie B".

"Vorremmo che i nostri politici meditassero sulla parole che dicono - ha auspicato l'esponente dell'associazione - specie davanti ai microfoni dei giornalisti, perché le parole feriscono la dignità delle persone tanto quanto le aggressioni alla propria integrità fisica. E la cultura del rispetto della persona è il primo mattone per costruire una città più sicura".

"La nostra città - ha concluso Battan - ha bisogno di aprire una riflessione seria su come incrementare la sicurezza delle donne e delle altre categorie a rischio".

DISGUSTOSO - Dura anche la condanna di De Poli, deputato e segretario veneto dell'Udc: "È disgustoso sentire che una figura istituzionale minimizza l'aggressione a una donna definendo l'episodio come una semplice palpata".

"Gentilini - ha aggiunto - nega l'evidenza pur di fare propaganda, descrivendo Treviso come la città più sicura d'Italia. Gentilini manca di rispetto ai cittadini trevigiani e alla donna aggredita".

"Siamo ai soliti ragionamenti di un machista che farebbe meglio a starsene zitto: sono affermazioni gravi - ha continuato duro De Poli - che rischiano di alimentare un substrato culturale secondo cui toccare il culo a una donna è quasi normale. Cosa facciamo? Vogliamo dare ragione ai maniaci?".

Il segretario dell'Udc ha quindi invitato lo Sceriffo a chiedere scusa pubblicamente e a porre a "queste affermazioni che fanno tornare Treviso al Medioevo".

ME NE FREGO - Invito che Gentilini sembra non accogliere. "È un attacco politico di chi ha paura di Gentilini", ha risposto il vicesindaco di Treviso. "Bisogna riportare le cose nell'alveo della normalità - ha commentato - e a me le forze dell'ordine hanno riferito che la cosiddetta aggressione non è stata che una semplice toccata di sedere, una ragazzata".

E a proposito delle donne di San Zeno, che stanno raccogliendo firme per richiamare l'attenzione dell'amministrazione sulla sicurezza, Gentilini dichiara impassibile: "Me ne frego, adotto le forme verbali del mio tempo. La verità la si deve dire costi quel che costi, l'ho sempre fatto e mi hanno sempre apprezzato per questo".
 

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