Abbandona le insegne del Movimento Cinque Stelle l'unico 'grillino' risultato eletto in Consiglio comunale a Treviso nelle ultime amministrative. Lo ha confermato lo stesso interessato, Alessandro Gnocchi, che a maggio aveva corso come candidato sindaco per M5S, precisando che si tratta di "una scelta irrevocabile", giunta al termine di settimane di "tentativi di mediazione" di conflitti con il movimento di Grillo, divenuti insanabili.

Gnocchi si è detto intenzionato a continuare comunque l'impegno sul programma presentato agli elettori in campagna elettorale "per il dovere di mantenere fede - ha spiegato - a quanto promesso a chi mi ha votato" e di non dimettersi da consigliere "in quanto non vi sono le condizioni, non avendo sino ad oggi violato alcuno degli impegni assunti".

Gli attriti fra Gnocchi e M5S erano iniziati il mese scorso quando, nelle fasi preliminari alla necessità di proporre delle candidature per il rinnovo del consiglio dell'Ente Parco del Sile - rispetto al quale l'assemblea cittadina trevigiana è chiamata a designare tre nominativi - Gnocchi aveva sottoposto al suo gruppo i curricula di tre persone, fra i quali quello della sua fidanzata, oltre che collega di lavoro alle dipendenze dell'amministrazione provinciale. Il nome, tuttavia, fu scartato a favore di una seconda persona laureata in scienze naturali con specializzazione in architettura del paesaggio ed autrice, fra l'altro, di una tesi proprio sul Parco del Sile. Questo tuttavia non ha allontanato da Gnocchi il sospetto di aver cercato di "favorire" la fidanzata, nonostante che l'eventuale incarico non avrebbe dato luogo ad alcun compenso. Da qui gli attriti che hanno portato alla rottura di oggi.
Non so ancora - ha detto Gnocchi - come mi presenterò al prossimo consiglio, dato che sto valutando le procedure da compiere per ufficializzare la mia nuova posizione". "Ma di certo - ha concluso - non farò più riferimento al simbolo del Movimento 5 Stelle"