Augurio di IdV Treviso a nuova sede di San Patrignano a Selvana
Il segretario comunale IdV Francesco Mattia Mari: "Contributo prezioso al contrasto della tossicodipendenza"
In questi ultimi anni è aumentato il numero di casi di tossicodipendenza, soprattutto tra i giovanissimi. Tutto inizia con le “semplici” canne che non sono innocue come si può pensare.
La cannabis attuale è differente rispetto a quella di trent’anni fa poiché è geneticamente modificata e contiene additivi che la rendono più potente e che creano forte dipendenze. Poi ci sono anfetamine, cocaina e l’eroina.
Non è chiaro il “movente” che spinge una persona a intraprendere questa strada, ma sicuramente è il manifestarsi di un disagio.
A questo proposito l’Italia dei Valori di Treviso attraverso il proprio segretario comunale Francesco Mattia Mari dichiara: “A questo disagio vi è una responsabile soluzione fondata su una seria competenza nella somministrazione delle cure mediche e su una sensibilità nel percorso psicologico e sociale proposto dalla
comunità di S. Patrignano che incentra la propria attività sulla dignità e sul rispetto della persona”.
Questa comunità fondata da Vincenzo Muccioli propone 4 anni di percorso atti al recupero di chi ha deciso di smettere di far uso di sostanze. Nella comunità si impara un lavoro, a rispettare le regole, la propria persona e gli altri. Le sedi che ospitano chi ha bisogno sono 3: quella centrale di Coriano (Rimini), una poco distante a Botticella e l’ultima a San Vito di Pergine (Trento).
In tutta Italia ci sono Associazioni che accolgono le famiglie e che si riuniscono una volta alla settimana per svolgere una funzione di accoglienza, dare consigli a chi non ha ancora esperienza con il problema, confrontarsi ed aiutarsi reciprocamente.
“A questo proposito - conclude Mari – rivolgiamo un nostro sentito augurio di buon lavoro alla nuova sede della comunità di S. Patrignano che da alcune settimane ha aperto presso l’oratorio della parrocchia di Selvana e che speriamo possa essere un serio sostegno a giovani e rispettive famiglie al contrasto alla tossicodipendenza”.