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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Tasse, per il trevigiani in arrivo la super stangata Irpef

Ca' Sugana annunica l'introduzione, nel 2014, della progressività per proteggere fasce deboli. La Lega urla allo scandalo, mentre in Comuni come Conegliano e Montebelluna l'aliquota ha già toccato il massimo

Tra le polemiche che animano Treviso nelle ultime settimane si aggiunge anche quella dell'aliquota Irpef.

Dall'altra parte della barricata, all'opposizione dopo vent'anni di comando, la Lega urla allo scandalo per l'annuncio fatto dal sindaco Giovanni Manildo relativo all'aumento dell'aliquota comunale.

Come riporta La Tribuna di Treviso, Ca' Sugana ha anticipato che per il 2014 a Treviso sarà introdotta la progressività nel prelievo dell'addizionale Irpef comunale, che in Comuni come Conegliano e Montebelluna è già stata portata al massimo dell'8 per mille. La decisione - spiega Manildo - è stata presa per tutelare le fasce più deboli, ma il Carroccio non ha mancato di sottolineare come, in vent'anni di governo della città, le tasse comunali non siano mai state alzate.

In effetti, con la Lega a Ca' Sugana, l'aliquota Irpef era rimasta al minimo (6 per mille), senza esenzioni né progressività. Se, invece, entro novembre il centro-sinistra decidesse di alzare l'aliquota e introdurre la progressività, i più abbienti pagherebbero il massimo, mentre i redditi più bassi sarebbero esentati. Fondamentale, per Ca' Sugana, è che il gettito ricavato dall'Irpef resti invariato, soprattutto ora che i trasferimenti statali sono stati drasticamente ridotti.

Secondo Fulvio Zugno, assessore al bilancio dell'ultima giunta leghista, a rimetterci sarà, ancora una volta, la classe media, già colpita dalla crisi. Favorevole alla "svolta" di Manildo invece Nicola Atalmi (Cgil).

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