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Autonomia, Zanoni (PD): “Zaia propone l’autonomia per tutti ma così condanna quella veneta"

Il consigliere regionale: "I veneti operosi, che pagano le tasse, che hanno creduto nell’autonomia e alle promesse di Zaia, dopo questa presa in giro hanno tutto il diritto di essere imbufaliti"

“Le dichiarazioni di Zaia sull’autonomia assumono sempre più un sapore carnevalesco, soprattutto con l’ultima sparata dell’autonomia per tutte le 15 regioni a statuto ordinario” è il commento del Consigliere regionale Andrea Zanoni dopo l’ultima dichiarazione a sorpresa del Governatore del Veneto. “Si sa che di promesse non mantenute sull’autonomia Zaia e la Lega ne hanno fatto sin troppe - osserva il consigliere Zanoni -  vediamole: Prima): 15 settembre 2018 - Erika Stefani “Autonomia entro il 22 ottobre 2018”; Seconda) 21 ottobre 2018 - Zaia “Senza autonomia andiamo in piazza”; Terza) 26 ottobre 2018 - Salvini “Autonomia entro l’autunno”; Quarta) 22 dicembre 2018 – Conte, Salvini, Stefani “Si firma l’autonomia entro il 15 febbraio”; Quinta) 30 dicembre 2018 - Salvini “Intesa il 21 marzo su tutte le materie”; Sesta) 9 febbraio 2019 - Salvini “Entro questa primavera”; Settima) 23 febbraio 2019 – Salvini “Entro l’anno”, sarà la volta buona?”.

“Zaia evidentemente ha capito che il Salvini della nuova Lega Nord/Centro/Sud per non scontentare nessuno, l’Autonomia proprio non la vuole concretizzare – continua Zanoni - e perciò ora gioca l’ultima carta che gli era possibile, quella dell’autonomia a tutti, che tradotto per l’autonomia del Veneto significa andare alle Calende greche; così la colpa del mancato obiettivo non sarà più della Lega e del suo capo Salvini ma delle altre regioni brutte e cattive che non si mettono d’accordo".

"E intanto Zaia, così facendo tira a campare, memore evidentemente della massima che gira tra gli avvocati 'Causa che pende, causa che rende'. Così facendo, con i mesi che passano anzi gli anni, riesce in un secondo intento quello di far dimenticare l’altra grande promessa non mantenuta del referendum: i 9/10 di tasse trattenuti in Veneto come accade per le Province di Trento e Bolzano. I veneti operosi, che pagano le tasse, che hanno creduto nell’autonomia e alle promesse di Zaia - conclude Zanoni - considerati anche i 16 milioni di euro dei contribuenti spesi per il referendum del 22 ottobre 2017, dopo questa presa in giro di Zaia e Salvini hanno tutto il diritto di essere imbufaliti, speriamo che la lezione insegni qualcosa anche perché dal 28 febbraio 2018 quando è stata firmata la pre-intesa sull’autonomia con Gentiloni e il sottosegretario Bressa poco in più si è fatto".

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