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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Azione legale della Provincia di Treviso contro lo Stato italiano

La Provincia di Treviso avvia un'azione legale per ottenere dallo Stato 24 milioni di euro di crediti perenti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

La Provincia di Treviso ha deliberato di avviare iniziative in sede giudiziaria, volte a ottenere l'erogazione da parte dello Stato delle somme corrispondenti ai residui attivi iscritti nel bilancio dell'Ente, relativi a trasferimenti erariali riferiti alle annualità 2007 e precedenti e che ammontano esattamente ad Euro 24.430.186,20.

L'operazione sarà portata avanti dagli uffici legali dell'ente, senza una spesa aggiuntiva da parte della Provincia.

Già in febbraio infatti, il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, aveva ammonito il Governo Monti in merito al diritto della Provincia di riscuotere un credito di circa 24 milioni di euro che le spettavano. Si tratta dei cosiddetti “residui attivi perenti”. “Somme che lo Stato non ha mai trasferito alla Provincia di Treviso, benché a noi spettanti – aveva detto Muraro – avvalendosi delle norme che permettevano allo Stato di posticipare l'erogazione dei trasferimenti a quegli enti virtuosi che dimostravano di avere in tesoreria determinati fondi. Aspettiamo allora quei soldi per investirli in favore dei cittadini e della comunità trevigiana”.

“Come Presidente dell’Upi Veneto – continua Muraro – mi sono inoltre attivato, con il consenso di tutti i presidenti delle Province, e abbiamo deliberato di intraprendere azioni comuni per il recupero dallo Stato delle somme spettanti a ciascuna Amministrazione, con il coordinamento degli Uffici di Treviso, somme che complessivamente per le sette Province del Veneto ammontano a ben 211.667.273,64 Euro”.

I “crediti perenti” sono specificamente dei trasferimenti erariali spettanti alle Province per gli anni che vanno dal 1997 al 2007. Con la legge finanziaria 2008, a partire dal 1° gennaio 2008 sono venute meno le disposizioni che subordinavano le erogazioni dei trasferimenti erariali dallo Stato agli Enti Locali al raggiungimento di determinati limiti di giacenza e di liquidità di cassa, e pertanto i crediti vantati per i pregressi trasferimenti non versati dallo Stato sono divenuti esigibili. Si tratta inoltre di somme che hanno rappresentato un elemento certo per la chiusura dei bilanci da parte delle Province in tutti questi anni.

“Per 15 anni lo Stato non ci ha versato quanto dovuto in forza della liquidità di cassa presente presso la nostra tesoreria; quando, dal 2008, è venuto meno il vincolo non ci ha trasferito più le somme. Non permetteremo adesso - conclude Muraro - che accada che il Governo non ci trasferisca quanto dovuto appellandosi alla cosiddetta “perenzione” cioè all’estinzione del credito; ricordo infatti che il Ministero dell’Interno, con nota del settembre scorso, ha confermato l’ammontare del credito spettante alla Provincia di Treviso e sono somme che intendiamo riscuotere”.

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