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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cemento e ambiente: Zanoni chiama in causa Zaia su caso Barcon

Dopo l'ok della Provincia di Treviso, la parola finale sul progetto industriale di Barcon spetta alla Regione Veneto. Andrea Zanoni invita Luca Zaia a mantenere le promesse fatte sulla difesa del territorio

La Provincia di Treviso ha dato la propria approvazione all'imponente progetto industriale di Barcon di Vedelago. Il verdetto finale spetta alla Regione Veneto e l'eurodeputato Andrea Zanoni, che da tempo si batte contro la nuova colata di cemento, interpella Luca Zaia.

“Luca Zaia dica cosa intende fare sul mega progetto Ikea di Casale sul Sile e sul polo industriale di Barcon dal momento che adesso la parola definitiva spetta alla Regione Veneto”, incalza Zanoni.

Nella Marca, denuncia l'eurodeputato, i capannoni non si contano più e, paradossalmente, uno su quattro resta vuoto: “Provincia e Regione vuol dire Muraro e Zaia, le due persone che saranno da ritenere responsabili di questa immensa cementificazione in un'area dove si è costruito già troppo”, attacca Zanoni, che ricorda, inoltre, come in Veneto ci sia più del doppio di chilometri quadrati per abitante rispetto alle media europea.

Proprio per questo, fa notare Zanoni, è allo studio della commissione Ambiente del Parlamento europeo una relazione sull'uso efficiente delle risorse, che prevede di azzerare la cementificazione dei terreni agricoli entro il 2050 che oggi causa la scomparsa di mille chilometri quadrati di territorio l'anno in tutta Europa.

“Mi auguro che almeno in questa occasione Zaia si ricordi lo smisurato attaccamento alla sua terra, che dimostrò ampliamente in campagna elettorale per le Regionali del 2010, dove si faceva ritrarre in giacca e cravatta ad accarezzare delle spighe in un assolato campo di grano – continua l'eurodeputato – Che il Governatore del Veneto sia coerente con le promesse elettorali e non firmi l'autorizzazione a questo mega progetto di cementificazione che i campi li distrugge”.

E citando lo slogan del governatore del Veneto, "Il Veneto prima di tutto", Zanoni conclude: “Ebbene che tenga fede alle sue stesse parole e impedisca questo gigantesco ed inutile complesso industriale in un'area di circa 94 ettari di terreno, quasi 180 campi da calcio. Treviso non ha bisogno del macello più grande d’Europa, di una cartiera e di un centro commerciale Ikea. Treviso ha bisogno di tutelare il proprio territorio contro gli interessi dei costruttori che vogliono venire nella nostra città a fare affari”.

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