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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Carcere immediato e zero sconti di pena: ecco la legge anti-furti di Patrizia Bisinella

La senatrice di Fare!: "Sono intervenuta per manifestare l’assurdità di certi provvedimenti della magistratura che hanno rimesso in libertà ladri conclamati a qualche giorno dall’arresto"

TREVISO «In provincia di Treviso, come in altre parti del Paese, i furti e le rapine in abitazione o nei negozi rappresentano una vera e propria piaga sociale: mi auguro che il progetto di legge che ho presentato in Senato possa essere approvato il prima possibile, triplica le pene e non ammette sconti o benefici». Così la senatrice di “Fare!” Patrizia Bisinella che questa mattina, in sala stampa alla Camera, ha presentato il proprio Pdl relativo a furti e rapine in abitazioni ed esercizi commerciali. «Ho avuto modo di confrontarmi più volte con rappresentanti dei commercianti trevigiani – dice Bisinella - che chiedono maggiore tutela, e sono intervenuta per manifestare l’assurdità di certi provvedimenti della magistratura proprio in provincia che hanno rimesso in libertà ladri conclamati a qualche giorno dall’arresto, oppure che hanno disposto per dei criminali gli arresti domiciliari vicino a casa delle proprie vittime».

«I reati contro il patrimonio negli ultimi anni sono più che raddoppiati e sempre più spesso sfociano in violenze - prosegue. I capisaldi della mia proposta sono il triplicare le pene previste per furto e rapina in abitazioni ed esercizi commerciali, introdurre la fattispecie autonoma del furto in abitazione (non più mera aggravante), portare le pene ad un tetto di 15 anni e alzare le pene pecuniarie fino a 15 mila euro, impedire l'applicazione della lieve entità per furto e violazione di domicilio, prevedere dunque fattispecie autonome, pene più alte e carcere immediato con la restrizione degli arresti domiciliari».

 «Avvieremo una raccolta firme per rafforzare con l'iniziativa popolare questa proposta di legge - spiega il il Sindaco di Verona e Segretario di “Fare!” Flavio Tosi - «Puntiamo alla modifica in senso restrittivo dell'arresto in flagranza di reato attraverso l'eliminazione della clausola che esclude il carcere qualora sussistano determinate 'attenuanti', che evidentemente puniscono due volte il cittadino onesto. Condividiamo la proposta di allargare il concetto di legittima difesa - ha concluso Tosi  - ma è prioritario affrontare il problema a monte, tenendo in galera i delinquenti, in modo che non continuino a sentirsi impuniti e che non continuino a entrare nelle nostre case».

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