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"L’autonomia del Veneto sul modello Trentino vale 22,1 miliardi di € in più all’anno"

Sono queste le conclusioni dello studio “I vantaggi dell’autonomia: Regioni d’Europa a confronto” presentato a Padova dall’europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto e dal dott. Michele Bacco

TREVISO Negli ultimi 10 anni il Veneto ha pagato allo Stato centrale, in termini di residuo fiscale, la stratosferica cifra di 185 miliardi di euro, la Lombardia addirittura 584 miliardi. Nessuna altra Regione in tutta l’Unione Europa ha lasciato una cifra così enorme allo Stato centrale, nemmeno le ricche Regioni tedesche o la Catalogna che sta chiedendo l’indipendenza. Un Veneto autonomo, sul modello del Trentino Alto Adige e con le stesse prerogative fiscali di Trento e Bolzano, avrebbe a disposizione ogni anno ben 22,1 miliardi di euro in più rispetto ad oggi, per un totale di oltre 27 miliardi di euro all’anno di capacità di spesa in capo alla Regione. Sono queste le conclusioni dello studio “I vantaggi dell’autonomia: Regioni d’Europa a confronto” presentato oggi a Padova dall’europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto e dal dott. Michele Bacco, ricercatore statistico già consulente della CGIA di Mestre, che ha collaborato alla realizzazione della ricerca.

Lo studio, commissionato dalla delegazione Lega Nord del Parlamento Europeo - Gruppo ENL, è stato realizzato sulla base di dati, numeri e informazioni ufficiali, in grandissima parte inediti, provenienti dalle più autorevoli fonti statistiche europee e nazionali (Commissione Europea, Ministero delle Finanze della Germania, Ministero delle Finanze della Spagna, Ragioneria dello Stato, ecc.). “I numeri sul residuo fiscale delle Regioni italiane negli ultimi 10 anni (2005 - 2014) certificano la grande ingiustizia fiscale che il Veneto subisce da tempo – spiega l’on. Bizzotto – Basti pensare che in questo decennio la nostra Regione ha pagato la cifra mostruosa di 185 miliardi euro (con un picco di 21,7 miliardi nel 2007) pari a 38.239 euro procapite (bambini compresi). In pratica negli ultimi 10 anni ogni cittadino Veneto ha regalato allo Stato una macchina di grossa cilindra. In 10 anni questo enorme residuo fiscale ha inciso, negativamente, per il 12,7% del PIL Veneto: in soldoni lo Stato ha sottratto al Veneto, di solo residuo fiscale, il 12,7% del proprio prodotto interno lordo, con una punta del 14,8% nel 2007”.

“Questi numeri diventano ancora più terrificanti se paragonati a ciò che succede nelle altre Regioni Europee, soprattutto quelle che vengono considerare le nostre dirette competitors per PIL e sviluppo economico – continua l’eurodeputata Bizzotto – Il confronto con le altre Regioni d’Europa, reso possibile per la prima volta grazie ai dati inediti e ufficiali recuperati direttamente dalla Commissione UE e dai Ministeri delle Finanze di vari Paesi, è assolutamente impietoso. Nei confronti della Spagna, nel triennio 2011 – 2013, il divario è netto: mentre il Veneto accumula un residuo fiscale medio di 19,3 miliardi di pari a 13,1% del Pil (la Lombardia 57,6 miliardi per il 16,5% del Pil), la Catalogna si ferma a 8,2 miliardi pari al 4,2% del Pil. Ogni cittadino veneto ha lasciato allo Stato 3.963 euro (5.892 ogni lombardo), mentre i cittadini catalani si fermano a 1.089 euro procapite, quelli delle Baleari a 1.294 e quelli della Regione di Madrid a 2.739”.

“Ancora più impietoso è il confronto tra Italia e Germania sulla serie storica degli ultimi 10 anni (2005 -2014) – continua l’on. Bizzotto – Le Regioni tedesche più ricche e industrializzate pagano a Berlino un residuo fiscale ridicolo rispetto alle nostre Regioni: se, come abbiamo visto, il Veneto ha lasciato allo Stato centrale 185 miliardi e la Lombardia 584, in Germania il residuo fiscale ha raggiunto al massimo i quasi 51 miliardi della Baviera, i 37 del Baden-Wurttemberg, i 28 dell’Assia, i circa 21 del NordReno Westfalia. Significa quindi che 12,5 milioni di abitanti della Baviera hanno “pagato” in residuo fiscale solo 51 miliardi in 10 anni: nello stesso periodo 4,9 milioni di Veneti hanno lasciato allo Stato 185 miliardi”. “La somma di tutti i residui fiscali delle 5 Regioni più ricche della Germania (Baviera, Baden-Wurttemberg, Assia, NordReno Westfalia, Amburgo) è di circa 142 miliardi in 10 anni, cifra che non si avvicina minimamente ai 185 miliardi che il Veneto, da solo, ha pagato a Roma come residuo fiscale nello stesso periodo. Figurarsi i 584 miliardi della Lombardia – afferma l’eurodeputata Bizzotto – I numeri dimostrano plasticamente che 48,5 milioni di cittadini tedeschi, che sono il totale degli abitanti delle 5 Regioni tedesche più ricche, hanno pagato, tutti insieme, molto meno di quanto hanno pagato, da soli, 4,9 milioni di Veneti”.

“Ancora più abissale è la differenza nel confronto procapite. Se in 10 anni ogni cittadino veneto ha lasciato allo Stato i famosi 38.239 euro, nella ricca e avanzata Germania i più penalizzati sono i cittadini dell’Assia con solo 4.655 € a testa, i bavaresi si fermano a poco più di 4 mila euro procapite e quelli del Baden-Wurttemberg si attestano ad appena 3.446 €” – spiega l’on. Bizzotto. “E’ evidente che gli abnormi residui fiscali di Regioni come il Veneto e Lombardia rappresentano dei casi unici in tutta Europa e probabilmente nel mondo – dichiara l’eurodeputata Bizzotto - Come è possibile, con questi numeri, competere ad armi pari con le altre Regioni Europee che pagano infinitamente meno allo Stato centrale e ricevono molti più servizi? In questi anni è come se le nostre Regioni avessero corso i 100 metri con le zavorre di piombo ai piedi mentre le Regioni tedesche correvano con il turbo nelle scarpe. Finora le nostre Regioni e i nostri imprenditori hanno saputo miracolosamente reggere la sfida economica grazie alla propria laboriosità e virtuosità e nonostante queste ingiustizie fiscali, ma è chiaro che questi numeri non sono più sostenibili e ci porteranno in futuro a soccombere nel confronto con le altre economie Europee. Ecco perché l’autonomia del Veneto è diventata una vera e propria necessità, non più rinviabile e da conquistare il prima possibile”.

“Come ha giustamente indicato il nostro Governatore Luca Zaia, a cui ho personalmente consegnato il nostro studio, l’autonomia che il Veneto chiede è quella del Trentino Alto Adige – spiega l’eurodeputata Bizzotto – Cosa significherebbe, in termini concreti, avere un Veneto autonomo come il Trentino? Abbiamo elaborato una proiezione statistica applicando al Veneto le stesse quote di compartecipazione al gettito fiscale di cui gode il Trentino. Ebbene, trattenendo sul territorio, esattamente come fanno le province autonome di Trento e Bolzano, il 90% dei tributi erariali di Iva, Irpef, Irpeg, imposta ipotecaria, bollo e di registro, imposta di fabbricazione e sull’energia elettrica, accisa sulla benzina e sul gasolio, altre entrate erariali (proventi del lotto, trascrizione atti pubblici, ecc.) e tasse su concessioni governative (porto d’armi, partecipazione a concorsi pubblici, ecc.), un Veneto autonomo guadagnerebbe ogni anno la bellezza di 22,1 miliardi di euro in più rispetto ad oggi, per un bilancio regionale totale di oltre 27 miliardi”. “L’autonomia del Veneto sul modello Trentino vale quindi oltre 22 miliardi di euro – conclude l’europarlamentare Mara Bizzotto – Una valanga di soldi, frutto del lavoro e delle tasse di tutti i veneti, che resterebbero a disposizione del nostro territorio e che, certamente, porterebbero la nostra Regione in cima alla classifica dell’indice di competitività delle Regioni Europee. Altro che Baviera, Baden- Wurttemberg e Assia: con l’autonomia Veneto e Lombardia diventerebbero, numeri alla mano, la locomotiva economica di tutta Europa e i numeri 1 del vecchio continente”.

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