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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Santa Bona / Via Brigata Cadore

Alloggi Ater semi vuoti, Calesso: "La graduatoria l'ha stabilita la Lega"

L'esponente trevigiano di Impegno civile punta il dito contro il Carroccio, nella polemica sulle nuove case popolari che rimarrebbero libere per la presenza di alcune famiglie rom

TREVISO - Non si placa la polemica sugli alloggi Ater semi vuoti in via Brigata Cadore. Nel rimpallo di responsabilità tra amministrazione comunale a Ater, ora Luigi Calesso punta il dito contro la Lega Nord.

Secondo l'esponente di Impegno Civile l'assegnazione di sei appartamenti ad altrettante famiglie rom, la cui presenza indurrebbe altri assegnatari a rinunciare all'alloggio, è il frutto della politica leghista dei decenni precedenti.

Calesso ricorda infatti che il regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare, in vigore all’epoca dell’apertura del bando per i nuovi appartamenti di Santa Bona, era quello voluto proprio dalle amministrazioni leghiste: "Salvo cambiamenti che mi siano sfuggiti, siamo rimasti al bando in cui ben 16 punti dei 32 che formano il totale del punteggio attribuibile possono essere assegnati unicamente ai richiedenti 'che siano residenti nella Provincia di Treviso da almeno venticinque anni alla data di scadenza del bando di E.R.P. (vale la somma di più periodi discontinui)'".

 

La formazione del punteggio, secondo Calesso, "si configura oggettivamente come una discriminazione nei confronti dei cittadini stranieri residenti nel territorio comunale e in possesso degli altri requisiti previsti per accedere ai bandi E.R.P.", ma il risultato si sarebbe ritorto contro la Lega stessa.

"Proprio a causa di questo tipo di punteggio - prosegue Calesso - dei 565 nominativi che hanno partecipato al bando 2012 per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica messi a disposizione dall'Ater, la maggior parte sono italiani e nei primi 100 nella graduatoria defintiva, resa nota a novembre 2013, solo una dozzina sono stranieri".

"Quello che sta accadendo in questi giorni, però, dimostra che i problemi sociali e di integrazione non si risolvono con i bandi 'punitivi' per alcune categorie di cittadini - conclude l'esponente di Impegno Civile - 'Risolto' (si fa per dire) il problema degli stranieri ci si trova ora di fronte a quello dei rom che, essendo italiani da generazioni, non si ritrovano svantaggiati nella graduatoria di assegnazione".

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