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Corona virus, il Pd veneto chiede aiuti alle case di riposo

Il gruppo regionale dei Dem alla Giunta veneta:«Stanziare subito risorse perché il sistema non crolli, l'epidemia in corso comporta costi divenuti insostenibili»

«Siamo estremamente preoccupati per quello che sta succedendo nelle case di riposo del Veneto: non possono contare su competenze e dotazioni di livello ospedaliero ma si trovano a fare i conti con una popolazione ospitata altamente vulnerabile». A chiedere un intervento urgente sulla questione è il capogruppo in Regione del Partito Democratico Stefano Fracasso, insieme ai consiglieri regionali Graziano Azzalin, Anna Maria Bigon, Bruno Pigozzo, Claudio Sinigaglia, Andrea Zanoni e Francesca Zottis dopo aver sentito decine tra direttori e presidenti di case di riposo in ogni provincia

Il dramma di Merlara, dove si contano già 10 morti, rischia, per gli esponenti del Pd di essere la punta dell’iceberg. «Ci sono - spiegano i consihglieri Dem - 30mila anziani ricoverati in circa 200 strutture, pubbliche e private che devono affrontare l’epidemia di coronavirus in condizioni  complicate. Avrebbero bisogno di un’attenzione particolare che adesso non c’è. Su questo fronte, purtroppo, c’è una forte latitanza»
«La Regione ha predisposto un monitoraggio di quello che sta succedendo? Quanti focolai di Covid19 ci sono nelle strutture venete e quanti contagiati? Qual è il fabbisogno di personale per sostituire chi è stato costretto a lasciare il lavoro perché colpito dal virus o dare il cambio a chi sta facendo turni massacranti? Chi deve provvedere alla continua sanificazione dei locali?», sono le domande che vengono rivolte dal gruppo democratico di Palazzo Ferro Fini. «Le strutture, già con parecchi problemi di bilancio, si trovano a fare i conti con un peso insostenibile. Alcune sono già collassate, altre lo saranno a breve senza un intervento forte. La Regione - è l’appello dei consiglieri del Pd - aiuti le case di riposo, in particolare quelle pubbliche, stanzi risorse perché il sistema non crolli. Noi sicuramente presenteremo una proposta in tal senso, in occasione della prima variazione di bilancio. È una partita delicatissima che non può essere trascurata in questo momento; anzi, deve diventare centrale se non vogliamo che diventi la ‘Caporetto’ degli anziani del Veneto».

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