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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Cinghiale lasciato vivo in trappola, Zanoni: ”Fatto barbaro e incivile”

L’eurodeputato Andrea Zanoni scrive al Presidente della Provincia di Treviso Muraro per verificare eventuali responsabilità dell’Ente e per capire se il colpevole è stato denunciato alla Procura per il reato di maltrattamento di animali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

“Apprendo dalla stampa che un cinghiale intrappolato in una gabbia a Posa Crosera, a Pederobba (TV) è stato abbattuto da una Guardia Provinciale dopo tre giorni di atroci sofferenze, gabbia che, a quanto riferisce una testimone, riportava la dicitura “Provincia di Treviso, chiusino n.2”. Sebbene i cinghiali siano animali che qualcuno ha deciso di uccidere, c’è sempre una legge dello Stato che vieta di maltrattarli punendo penalmente i responsabili”.

Andrea Zanoni, europarlamentare di Italia dei Valori e presidente della LAC Lega Abolizione Caccia del Veneto, vuole andare a fondo della questione per capire se il fatto descritto da una testimone e riportato in un articolo uscito oggi, mercoledì 22 febbraio, su un quotidiano della provincia di Treviso è realmente accaduto. “Se dovesse essere confermato ritengo sia di una tale gravità che deve essere assolutamente sanzionato.

Si configurerebbe – prosegue Zanoni – il reato di maltrattamento di animali per coloro che avrebbero dovuto controllare la gabbia trappola, posizionata con lo scopo di catturare l’animale che sarebbe deperito anche a seguito di numerose ferite, stenti, denutrizione e disidratazione, in quanto nella gabbia non c’era né cibo né acqua, inoltre l’animale selvatico nel tentativo di liberarsi si sarebbe procurato vistose ferite sanguinanti, era ormai all’estremo delle forze e non riusciva più a reggersi in piedi costretto a giacere a terra sui propri escrementi”.

L’on. Zanoni ha scritto una lettera al Presidente della Provincia di Treviso per chiedergli la  delibera sulla cattura dei cinghiali, quante di queste trappole ci sono in tutta la provincia, l’elenco delle persone incaricate a gestirle, il nome del responsabile della trappola di Posa Cosera, ma soprattutto se è stata data comunicazione di notizia di reato alla Procura per maltrattamento di animali nei confronti dell’addetto della sorveglianza di quella trappola dov’è stato catturato quel povero animale.

“Se i fatti venissero confermati, trovo a dir poco aberrante che in una società come la nostra possano accadere cose del genere. Se i cinghiali devono essere uccisi perché qualcuno ha deciso che fanno danni non è certo questo il modo barbaro e incivile per farlo. Leggo scandalizzato che quella di lasciare i cinghiali catturati qualche giorno senza cibo e senza acqua sarebbe una prassi per indebolirli così da poterli abbattere con maggior facilità.

La cittadina che ha denunciato l’episodio, correttamente si è chiesta se sia giusto far soffrire così questi animali e perché invece di ucciderli non vengano portati dove non fanno danni. Cose del genere non dovrebbero mai accadere, soprattutto se ciò avviene con mezzi e autorizzazioni di un Ente pubblico, in questo caso la Provincia di Treviso, e grazie al contributo e alle tasse di tutti i cittadini. Andrò fino in fondo per accertare ogni responsabilità di questo grave episodio.” Ha concluso l’on. Zanoni.

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