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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Inviti con il fascio littorio per ricordare le foibe, le opposizioni insorgono

Ai consiglieri comunali hanno ricevuto da Ca' Sugana una mail con un invito che portava il simbolo dei repubblichini. Coalizione Civica chiede di eliminare l'evento

«Il Comune revochi l’autorizzazione ai repubblichini per la commemorazione delle foibe». E' questo l'appello di Coalizione Civica dopo l'invio da parte di Ca' Sugana di una serie di mail con gli inviti per una manifestazione dedicata alle foibe organizzata dall'associazione “Continuità Ideale” ispirata ai valori della Repubblica di Salò.

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Una episodio che ha sollevato l'indignazione delle opposizioni trevigiane. «Troviamo scandaloso - prosegue Coalizione Civica - che la commemorazione delle foibe nella nostra città venga organizzata da un’associazione che fa esplicito riferimento nella sua carta fondativa alla Repubblica Sociale Italiana cioè a una delle peggiori pagine del fascismo, quella dei rastrellamenti nazifascisti, delle esecuzioni dei partigiani, di troppe efferatezze che ben conosciamo. Ci chiediamo se l’amministrazione comunale ha autorizzato la manifestazione di questi repubblichini in occasione del Giorno del Ricordo e come sia potuto accadere che l’invito a una iniziativa di stampa marcatamente neofascista, invece che essere respinto al mittente, sia stato inoltrato a tutti i consiglieri comunali. Chiediamo, quindi, al sindaco Conte, alla Giunta, al Questore e al Prefetto di revocare l’autorizzazione eventualmente concessa allo svolgimento della manifestazione; di non invitare rappresentanti dell’amministrazione cittadina alla “manifestazione” e di dichiarare pubblicamente che qualunque assessore o consigliere che partecipasse lo farà unicamente a titolo personale e non in rappresentanza dell’amministrazione o del Consiglio Comunale. Non ci sfugge come il momento storico che stiamo attraversando sia particolarmente favorevole al riemergere più scopertamente che mai di rigurgiti neofascisti ma non ci rassegniamo all’idea che questa tendenza sia ineluttabile».

Di parere opposto invece i militanti di Fratelli d'Italia Treviso che commentano la vicenda con queste parole: «Noi ci chiediamo perché bisogna sempre polemizzare? Il “Giorno del Ricordo” è una solennità civile nazionale istituita con una Legge. Crediamo sia normale invitare le amministrazioni alle solennità, indipendentemente da chi le organizza. Ogni anno si ripropone la solita polemica dall’Anpi alla Sinistra, nessuno escluso, in un gioco delle parti che riteniamo debba essere superato, un revisionismo che speriamo non si debba ripetere ad ogni  celebrazione. Fa male che questi episodi oscurino tutti gli sforzi compiuti dal 2004 (data di approvazione della Legge 30 marzo 2004 n. 92 che ha istituito il 10 febbraio come “Giorno del Ricordo” solennità civile nazionale italiana), con l’obiettivo di dare dignità a chi allora non ne ha avuta e soprattutto nel ricordare le violenze subite dagli italiani a guerra terminata, non solo nel confine orientale. Noi riteniamo che sia giunto il momento di fare memoria incontrando la vita vissuta dagli esuli, prima della cronaca e crediamo sia giunto il momento di accostarsi al passato con onestà intellettuale affermando la parola di verità, libera da condizionamenti ideologici o strumentalizzazioni. Per questo motivo - conclude Fratelli d'Italia - abbiamo ritenuto, come comunità, di celebrare il “Giorno del Ricordo” chiedendo a tutti i trevigiani di abbandonare le polemiche e di andare a posare un fiore in Piazza Pola, sul cippo che ricorda l’Esodo Istriano-Giuliano-Dalmata e le foibe». Davanti al cippo da Venerdì  8 febbraio alle ore 17 verrà posizionato un tappeto con i nomi di tutte le Foibe conosciute, il tappetto resterà posizionato sino a domenica 10 febbraio alle ore 20, in modo tale che tutti i passanti possano fermarsi a riflettere, anche solo per pochi minuti. Le celebrazioni continueranno a Preganziol sabato 9 febbraio alle ore 09:30 sulla lapide presente in via Esuli istriano-Giuliano-Dalmati (di fronte alle scuole medie di Preganziol), con la presenza di una delegazione dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. A Treviso domenica 10 febbraio alle ore 15:30 verrà posizionata una corona sulla lapide in ricordo degli esuli presente lateralmente alla parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice (Chiesa Votiva) su via Scarpa.

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