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"Commissioni fotocopia", Gnocchi dubbioso sul cambiamento a Treviso

Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle critica le commissioni consiliari della nuova amministrazione: sarebbero tali e quali a quelle leghiste

Fioccano le critiche sulla nuova amministrazione comunale di Treviso. Dopo le polemiche sul tema delle coppie di fatto arrivano le frecciate del Movimento 5 Stelle, che non vede cenni di cambiamento rispetto al ventennio leghista.

Le commissioni consiliari proposte dalla maggioranza ricalcano, se non fotocopiano, quelle della precedente amministrazione - osserva Alessandro Gnocchi - Il tema della cultura, in particolare, al di là del titolo della prima commissione e delle assicurazioni elettorali, risulta stretto tra tanti importanti temi e, ciò che più conta, alcuni c'entrano ben poco”.

Giudizio negativo, quindi, da parte dei pentastellati, con riserva: "Ci rendiamo conto, peraltro, che siamo di fronte ad una nuova amministrazione, dopo vent'anni, e quindi sospendiamo, per ora, il giudizio, in attesa di vedere se concretamente ci sarà il cambiamento di prospettiva tanto promesso, pur in assenza di un netto segnale iniziale".

Di qui il voto di astensione e l'impegno di verificare nel corso del primo anni l'effettivo numero di sedute della commissione dedicate alla cultura: "Come nel 2009, se dovesse risultare una scarsa attenzione a questo importante settore ci attiveremo, fino ad arrivare alla presentazione di una mozione in Consiglio, per dare alla cultura lo spazio che merita” precisa Gnocchi.

“Analogamente ci impegniamo a vigilare che quanto riferito in conferenza Capigruppo e dal Presidente del Consiglio: ovvero l'intenzione di fare lavorare davvero la commissione Statuto e Regolamenti per cambiare l'assetto comunale, non si riduca alla consueta necessità di riscrivere le regole da parte di chi vince. Siamo convinti che le necessarie modifiche debbano porre le basi per un nuovo rapporto tra Treviso e i suoi cittadini, a partire dalle modalità stesse che verranno utilizzate per procedere. Le delibere di iniziativa popolare sono uno strumento importante ma sono un primo passo".

Secondo il Movimento 5 Stelle, infatti, possono essere attuati sistemi di partecipazione diretta dei trevigiani già nella definizione delle proposte di modifica.

“Come abbiamo sempre dimostrato - conclude Gnocchi  - senza rinunciare ai nostri principi e senza fare sconti, siamo capaci di esprimere posizioni costruttive e, riteniamo, utili perché pensate per il bene di tutti. Perciò il nostro giudizio ha avuto la forma di un voto di astensione, un segnale rivolto al futuro: ma un futuro che deve essere immediato. Il nostro impegno è quello di lavorare in ciascuna commissione fin dal primo giorno di convocazione, auspicando che ci siano le condizioni perché tale lavoro trovi il riconoscimento che, siamo sicuri, meriterà e garantendo che, comunque vada, sarà un lavoro di informazione e trasparenza verso tutti i trevigiani".

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