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Conegliano, esondazione Valbona: “Gravi lacune sulla prevenzione”

La dura presa di posizione è del consigliere regionale del PD, Andrea Zanoni, che annuncia anche la presentazione di un’interrogazione

CONEGLIANO “Quanto è accaduto a Parè, con il nubifragio e l’esondazione del Valbona, non è frutto del caso bensì di precise e gravi lacune sul fronte degli interventi preventivi rispetto alle quali il presidente Zaia non può pensare di cavarsela facendosi bello con la dichiarazione dello stato di calamità. Deve rispondere di questo disastro che poteva trasformarsi in tragedia come, purtroppo, è accaduto in altre situazioni simili”. La dura presa di posizione è del consigliere regionale del PD, Andrea Zanoni, che annunciando la presentazione di un’interrogazione a risposta immediata, commenta l’esondazione, accaduta nella notte di mercoledì scorso, del torrente Valbona. Il fiume di fango straripato dal corso d’acqua ha danneggiato pesantemente una cinquantina di abitazioni del quartiere a ridosso della località Parè, in comune di Conegliano.

“Già nel luglio del 2014 la medesima zona era finita sott’acqua, segno che da anni non viene fatto alcun intervento efficace per impedire questi allagamenti. Gli amministratori locali reclamano la necessità di realizzare un bacino di laminazione per il contenimento delle acque, oltre a denunciare l’insufficienza delle manutenzioni. Dunque priorità che non devono suonare oggi come un fulmine a ciel sereno ma che dovrebbero essere di normale amministrazione, soprattutto per chi sbandiera da sempre ai quattro venti i grandi risultati ottenuti sul fronte della tutela del territorio e contro i dissesti idrogeologici. Se questo è il risultato, viene non solo da mettersi le mani nei capelli ma anche da sospettare che Zaia e i suoi continuino a raccontare balle colossali”.

Ed in chiusura Zanoni lancia un monito anche sul fronte dei risarcimenti: “Se non si vuole aggiungere vergogna a vergogna, è indispensabile che la Regione provveda a stanziare e ad erogare immediatamente il rimborso dei danni subiti l’altra notte dai cittadini coneglianesi. Altri tempi biblici, come quelli che si sono registrati per il rimborso dell’alluvione del 2012, rappresenterebbero davvero il culmine delle prese per i fondelli”.

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