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“Ecco il modello di accoglienza del Pd e di Manildo: gente per strada"

Lo dice oggi Mario Conte, capogruppo della lega Nord – Liga Veneta in consiglio comunale documentando attraverso alcune foto la situazione riguardante profughi extracomunitari ripresi a bivaccare e dormire per strada

TREVISO “Ecco il modello di accoglienza del Pd e di Manildo: gente per strada, poveracci abbandonati al loro destino dopo essere usciti dal cosiddetto modello di prima accoglienza nei grandi centri. E’ una situazione insostenibile per la città e ingiusta e inumana per queste persone”. Lo dice oggi Mario Conte, capogruppo della lega Nord – Liga Veneta in consiglio comunale documentando attraverso alcune foto la situazione riguardante profughi extracomunitari ripresi a bivaccare e dormire per strada una volta conclusi i tempi di permanenza nei grandi centri di accoglienza.

 “Quando non sono più fonte di guadagno gli extracomunitari vengono scaricati in mezzo ad una strada. Ma qualcuno dovrà pur occuparsi di loro: e allora diventeranno un costo che la collettività non può sobbarcarsi”. “E’ assordante il silenzio di Manildo, la sua totale sottomissione alle follie dell’unico governo europeo disposto ad accettare gli sbarchi. Non ho sentito una sola frase del sindaco a difesa di una Treviso violentata dall’accoglienza caotica e neppure in difesa della dignità di quella parte di stranieri che sono veri profughi, sacrificati alla negligenza di chi non vuole fare i rimpatri dei clandestini. A sinistra si riempiono la bocca con la parola solidarietà ma quello che sanno offrire a chi davvero scappa dalla guerra e dalle persecuzioni è solo un presente ma soprattutto un futuro vuoto da figli di nessuno”.

 “Non bastano gli sgomberi mediatici per dare solo l’impressione di essere in grado di risolvere la situazione. Il buonismo è una cumulo di illusioni che non ci permette di risolvere il problema e le conseguenzele abbiamo sotto gli occhi: sbandati per strada a bivaccare poco lontano dalla sede della Questura in piena città. Finito il business è finita l’accoglienza. Possono solo vergognarsi”. “Mi chiedo se sia questo il modello di cui Manildo è andato a parlare a Zagabria: l’essere succube in tutto e per tutto di un governo ricattato dal suonatore di pifferi Renzi, buttare la gente per strada e trasformare Treviso in un campo profughi all’aperto senza controlli e senza neppure dare aiuti a quelli che ne hanno davvero bisogno. Dove è la Prefettura? Dove sono le anime belle? Avevamo un sindaco come Gentilini che scriveva quotidianamente  all’allora ministro degli interni Maroni per dire le cose senza peli sulla lingua malgrado l’appartenenza allo stesso partito. Il Sindaco di Treviso invece cosa fa? Manda a casa i giornaletti con le sue foto da alpino, carta patinata piena di propaganda che copre come una cortina fumogena quello che accade realmente”. “Vogliamo identificazioni rapide, rimpatri celeri per i migranti economici clandestini e vere risposte, sostenibili e efficaci, per i rifugiati. Basta con il parolaio Manildo, la città ha bisogno di fatti e non di giornaletti”.

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