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Cordignano: blitz antifascista contro il candidato sindaco Biz. Proteste per una foto con Gelli

Il N.E.A.- Osservatorio Antifascista Vittoriese domenica ha voluto mostrare la sua contrarietà a quanto dichiarato da Biz in merito alle immagini che lo ritrarrebbero con Licio Gelli della P2

CORDIGNANO "Domenica pomeriggio, davanti al municipio di Cordignano, noi antifascisti del N.E.A. (Nord Est Antifa - Osservatorio Antifascista Vittoriese) abbiamo organizzato un flash mob di protesta per le parole rilasciate a mezzo stampa dal candidato sindaco di Cordignano, sostenuto da F.I. e Lega, Alessandro Biz. Dopo infatti la pubblicazione delle foto che ritraevano il candidato sindaco insieme all'amico Licio Gelli, Biz si è difeso sostenendo che per lui Licio Gelli era solo un poeta e che il loro rapporto era esclusivamente lavorativo! Peccato però che, in un articolo pubblicato da 'La Tribuna' il dicembre scorso in occasione della morte del Venerabile Maestro della Loggia P2, lo elogiasse e lo ringraziasse “per i suoi insegnamenti”! Cosa mai ci sarà da imparare da un faccendiere, se non il malaffare? Suggeriamo al candidato Biz, se non lo ha mai fatto, di ripassare con urgenza la storia: scoprirà così che Licio Gelli è stato tante cose, ovvero, un corruttore e un corrotto, un finanziatore di gruppi di estrema destra, un protagonista delle trame più oscure del nostro paese e, non per ultimo, un condannato in via definitiva per depistaggio della più grave strage terroristica che abbia colpito il nostro paese; condanna che, peraltro, gli è costata la revoca del titolo di Commendatore...tante cose tranne che un poeta".

Riportiamo qui le parole di Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione 'Vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980: "Auspico che gli elettori di Cordignano sappiano valutare la gravità dell’atto compiuto dal candidato sindaco di centrodestra Alessandro Biz nel pubblicare una sua foto in compagnia del pregiudicato Licio Gelli, capo della P2, implicato nella storia stragista del Paese, condannato per aver depistato le indagini sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980 che causò 85 morti e 200 feriti. Il fatto che Biz consideri questa foto un vanto e non una vergogna è un atto deprecabile per i familiari delle vittime di stragi, la società civile e il Paese, ed è un avviso inquietante di ciò che potrà essere il futuro politico dell’amministrazione di Cordignano. Riteniamo sia quindi inquietante e preoccupante che personaggi di questo 'spessore', come lo smemorato Biz, si possano credere all'altezza di gestire e amministrare un paese come Cordignano e degli onesti cittadini quali sono i cordignanesi".

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