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Messaggi e minacce, Borrelli indagato dopo la denuncia di De Pin

La senatrice del Movimento 5 Stelle si era rivolta alle forze dell'ordine dopo essere stata oggetto di sms e post sui social network offensivi, riguardanti il tema della diaria. La Procura ha aperto un'inchiesta

Imperversa la bufera sul Movimento 5 Stelle trevigiano. Dopo il caso Gnocchi, al centro della polemica delle nomine per l'ente Parco del Sile, i riflettori sono di nuovo puntati sulla senatrice Paola De Pin e sull'ex consigliere comunale David Borrelli.

Secondo quanto riportato dalla Tribuna di Treviso, la Procura di Treviso ha aperto un'inchiesta su Borrelli per diffamazione e minacce.

Dopo l'espulsione della collega dissidente Adele Gambaro, De Pin aveva deciso di lasciare il movimento e, a stretto giro, aveva annunciato che avrebbe denunciato l'ex consigliere grillino e gli altri autori di sms e post su Facebook da lei ritenuti offensivi e minacciosi. Nei messaggi, dai quali Borrelli prende le distanze, a De Pin sarebbe stato intimato di "allinearsi" al movimento per quanto riguardava la rendicontizione della diaria e dei rimborsi.

In un incontro pubblico con i parlamentari veneti, a giugno, era emerso che De Pin in un mese e mezzo aveva restituito circa la metà dei rimborsi rispetto al collega Gianni Girotto e il Movimento 5 Stelle aveva preteso una spiegazione. Allora sarebbero pervenuti alla senatrice i messaggi minacciosi, che le intimavano di restituire il denaro.

Lasciato il Movimento De Pin ha poi sporto denuncia, che ora ha fatto scattare le indagini da parte della magistratura per fare chiarezza sugli autori dei messaggi e verificare se ci siano effettivamente state minacce.

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