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Acampora attacca la Giunta: "Il daspo urbano per bivacchi e accattoni è solo propaganda"

Il consigliere comunale d'opposizione torna sulla discussa e possibile introduzione del Daspo cittadino contro accattoni e mendicanti: "Non ci sono risorse per un simile provvedimento"

TREVISO La settimana scorsa in Commissione V° Regolamento si è discussa la proposta di deliberazione che modifica il regolamento di Polizia urbana per l'introduzione di due nuovi articoli, il 37 ter e il 37 quater. In sostanza l'amministrazione comunale di Treviso vorrebbe implementare nuove misure per contrastare i fenomeni di accattonaggio, bivacchi, consumo di bevande alcoliche o stupefacenti inasprendo le sanzioni già previste ma soprattutto introducendo la possibilità di allontanamento per 48 ore, con il divieto di ingresso in alcune delle aree definite, di tutti quei soggetti che adottano tali atteggiamenti.

Il testo della delibera, che non ha ancora ottenuto il parere degli uffici tecnici, sarà votato al prossimo Consiglio Comunale di fine anno ma sta già facendo discutere per una serie di considerazioni portate avanti dal Consigliere comunale di opposizione Davide Acampora, il quale già durante una prima discussione ha sollevato diverse perplessità avanzando anche alcune proposte. Il Consigliere, che circa un mese fa si è visto bocciare una sua proposta che chiedeva una campagna di sensibilizzazione proprio contro il racket dell'accattonaggio, è sempre stato molto sensibile al problema del degrado urbano e si è sempre battuto per contrastarlo: "è davvero bizzarro come qualche settimana fa la maggioranza abbia bocciato la mia proposta affermando che il problema dell'accattonaggio in città non fosse preoccupante e che la Carità cristiana non si dovrebbe negare nessuno, mentre adesso chissà perché proprio sotto le feste natalizie si vuole addirittura cambiare il regolamento introducendo misure di allontanamento degli accattoni per 48 ore", ha commentato Acampora; "questo prova il fatto che il problema esiste eccome, solo che non devono essere le Opposizioni a farglielo notare".

Nello specifico il testo proposto dalla Giunta prevedrebbe il DASPO soltanto in 5 quadranti della città: il primo includerebbe via Toniolo, piazza Borsa, via Fiumicelli, via Pescatori e Riviera Santa Margherita; un secondo quadrante sarebbe compreso tra via Orioli, via San Tommaso da Modena, via Roma, Piazza Giustinian Recanati, giardini di porta Altinia e giardini Barbisan; un terzo quadrante includerebbe la sola piazza Vittoria, mentre il terzo il e quarto riguarderebbero il Parco della Madonnina ed il parcheggio comunale dell'Appiani: "questo provvedimento ha il sapore di propaganda elettorale Grigol-Manildiana e non risolverà alcun problema, alla stregua dell'ordinanza anti-alcol del supermercato Pam", ha commentato Acampora; "che senso ha colpire soltanto chi staziona in quelle zone, escludendo tutta quell'area dello shopping del centro storico dove il fenomeno dell'accattonaggio è molto più frequente? Ho presentato un emendamento per chiedere l'estensione del DASPO urbano su tutto il territorio comunale perché a mio parere le cose o si fanno bene oppure si fa a meno di farle".

E poi c'è il problema dei rifugiati accampati all'Appiani per il quale è stato introdotto appositamente il provvedimento: "con lo sgombero non si fa altro che costringere questi veri profughi a spostarsi da un parcheggio all'altro, questo è un problema sociale creato da scellerate politiche sull'immigrazione perpetrate dal partito di Manildo, con il DASPO si nasconde solo la polvere sotto il tappeto. Avrei preferito che il Sindaco fosse andato dal Prefetto a battere i pugni sul tavolo come avrei fatto io al suo posto". Acampora, che insieme al comitato "Treviso s'è desta" da diverso tempo sta portando avanti sul territorio un'iniziativa per contrastare il fenomeno dell'accattonaggio legato soprattutto al Racket del carrello davanti ai supermarket, è convinto che questo nuovo Regolamento sia null'altro che pura propaganda elettorale del Vicesindaco nonché Assessore alla sicurezza: "nella sostanza se applicato alla lettera questo provvedimento sarebbe di per sè positivo, ma la realtà è che a Treviso non sortirà alcun effetto come è avvenuto con l'ordinanza anti alcol dei supermercati oppure con il Controllo di Vicinato; l'ho già detto più volte anche in Consiglio che non basta attaccare dei cartelli per lavarsi la coscienza sapendo che quanto scritto difficilmente verrà applicato per mancanza di risorse", ha concluso Acampora; "è risaputo che il corpo dei Vigili urbani è sotto organico e anche se gli agenti ce la mettono tutta sarà difficile far rispettare le nuove disposizioni".

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