Affollata accoglienza, ieri, per il leader del Carroccio, Roberto Maroni, che ha tenuto un comizio a Prato della Fiera, a Treviso.

Maroni, accompagnato dal sindaco di Verona Flavio Tosi, è arrivato da Oderzo e ha trovato ad attenderlo una sala gremita oltre le aspettative. Sul palco con lui i volti della Lega Nord trevigiana: il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo, il prosindaco Giancarlo Gentilini, il governatore del Veneto Luca Zaia e il capogruppo alla Camera Gianpaolo Dozzo.

Accanto ai temi caldi della politica italiana, al comizio si è parlato anche delle elezioni comunali del capoluogo del 2013. Riconfermando la propria ammirazione per Flavio Tosi, Maroni non ha nascosto che vorrebbe "esportare il modello Verona, cioé quello di un candidato Lega con la Lega assieme a liste civiche, movimenti territoriali e non i partiti nazionali" nelle altre regioni del Nord e, quindi, anche a Treviso.

"Così ha vinto Tosi a Verona, e questo modello - ha aggiunto Maroni, durante un'intervista negli studi di AntennaTre Nordest - si può riprodurre nel Veneto e in Lombardia". Maroni ha poi spiegato che la Lega "vuole coalizzare attorno a sé una federazione di forze politiche, territoriali, rappresentanze sociali che non sono i partiti tradizionali, ma qualcosa di nuovo, per fare del territorio un punto di forza, non una limitazione".

Per quanto riguarda il presente, Maroni ha ribadito che, a livello locale, saranno mantenuti con il Pdl "gli impegni, perché siamo seri, in Veneto, in Piemonte, in Friuli e in Lombardia. Però il futuro è un altra cosa".

"La Lega - ha ricordato il leader del Carroccio - è all'opposizione e considera il Governo Monti uno dei peggiori governi nei confronti del Nord. Il buon senso dice 'come fa un partito che è contro il Governo Monti, a stare insieme al Pdl. Deve succedere qualche cosa perché questo succeda. L'unica cosa è che stacchi la spina a questo Governo: se lo fa - ha precisato Maroni - si riprende il dialogo, altrimenti la Lega va da sola".