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Nichi Vendola incontra i trevigiani in vista delle primarie

Il leader di Sel ha partecipato a un incontro elettorale nel capoluogo della Marca, a pochi giorni dalle primarie del Centro Sinistra del 25 novembre. Su Gentilini sindaco: "Lega patetica"

Nichi Vendola, leader di Sel e candidato alle primarie del Centro Sinistra del prossimo 25 novembre, era oggi a Treviso per un incontro elettorale. Tra i temi trattati, la legge elettorale e l'opportunità o meno dell'election day. Ma anche la candidatura di Giancarlo Gentilini.

Per il presidente di Sel, la ricandidatura dello Sceriffo 83enne non è altro che "un patetico tentativo di salvare il degrato leghista".

A proposito della riforma della legge elettorale, secondo Vendola potrebbe essere realizzata "con un gesto di grande sensibilità democratica, cioè con un articolo di legge che dica che è cancellato il 'Porcellum' e che è ripristinato così il 'Mattarellum'. Sarebbe la cosa di più grande fondamento democratico - ha dichiarato il leader di Sel - perchè 1,2 milioni di italiani hanno firmato per un referendum che chiedeva questo".

"Siccome finora il dibattito sul 'Porcellum' è stato fatto dagli autori del delitto e aveva come tema 'come possiamo perfezionare il reato', cioè peggiorare la porcata di Calderoli - ha proseguito - io penso che sarebbe igienico evitare di peggiorare ciò che ha già rappresentato uno scandalo per la democrazia italiana".

Più cauto, invece, il suo intervento sull'election day: "Ho sempre un po' di pudore nell'interferite con il campo di responsabilità del Quirinale. Tuttavia - ha sottolineato - penso che mettere insieme le elezioni politiche con le regionali rappresenterebbe un atto di saggezza".

Inevitabile, infine, una riflessione sugli scontri di mercoledì, durante le manifestazioni per lo sciopero generale italiano ed europeo. "Credo che noi non possiamo più permetterci di avere sospensioni dello stato di diritto - ha dichiarato Vendola - Quello che si è visto in un filmato stamattina, e cioé che dal Ministero di Giustizia sono stati lanciati dei candelotti lacrimogeni, è veramente inquietante. Qualunque coscienza liberale non può che ribellarsi di fronte ad una realtà inaccettabile".

 

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