Aeroporto Canova, Unione Europea indaga su ampliamento

L’Unione Europea sta indagando sull’ampliamento dell’aeroporto “Antonio Canova” di Treviso. A renderlo noto è l’onorevole Andrea Zanoni, che di recente aveva sottoposto alla Commissione un’interrogazione sul probabile mancato rispetto delle direttive di valutazione di impatto ambientale nei lavori dell'aeroporto.

“La Commissione non esiterà ad adottare opportuni provvedimenti qualora riscontrasse una violazione del diritto dell'Ue”, si legge nella risposta del Commissario Ue all'Ambiente Janez Potočnik.

Sotto accusa sono l'ampliamento dello scalo, operato dalle società di gestione Save e Aertre a partire dal 2007 e il nuovo piano di sviluppo aeroportuale approvato dall'Enac, che ha portato, tra il 5 giugno e il 5 dicembre 2011, a ulteriori lavori di potenziamento, tra i quali la riqualifica della pista, il nuovo sistema luminoso di avvicinamento degli aeromobili e strutture che aumenteranno il traffico di aerei e passeggeri.

“Tali opere sono state eseguite grazie a un documento rilasciato dal Ministero dell'Ambiente  che ha concesso un parere favorevole all'esclusione della procedura VIA – spiega Zanoni – e questo in violazione delle direttive comunitarie vigenti”.

Un episodio simile, ricorda l’eurodeputato, si era già verificato nel 2002,  quando il progetto "Incremento fruitivo dell’aeroporto civile di Treviso: piano di controllo e riduzione degli impatti" aveva ricevuto un "parere interlocutorio negativo" sulla VIA dal Ministero dell’Ambiente, ma al quale non era seguita nessuna successiva rettifica.

“Le direttive europee che stabiliscono come queste opere vanno fatte sono chiare e cristalline, e questo perché incidono direttamente sull’ambiente e sula salute dei cittadini – conclude Zanoni – Adesso aspettiamo l'esito dell'indagine della Commissione europea. Purtroppo potremmo trovarci di fronte all'ennesima violazione ambientale da parte dell'Italia che poteva essere evitata eseguendo i vari lavori nel rispetto delle direttive comunitarie”.