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Il PD provinciale unito sulla fusione dei comuni: "Riordino necessario"

Il segretario del partito democratico trevigiano si dimostra convinto insieme ai suoi sulla necessità di ridurre subito le spese pubbliche

“La spesa pubblica deve essere razionalizzata: è un imperativo a cui nessuna forza politica può sfuggire, come è altrettanto necessario avviare un processo di modernizzazione della pubblica amministrazione. Di questo processo fa parte la riorganizzazione degli enti locali, attraverso forme di fusione, di unione e di convenzione”. È questo il commento del segretario provinciale del Pd Roberto Grigoletto che guarda con favore alla messa in comune delle funzioni per le amministrazioni al di sotto dei 5.000 abitanti. “È ormai evidente, anche a partire dall’opinione pubblica, la necessità di mettere in atto le riforme in questo ambito. Gli obiettivi del piano di riordino territoriale proposto dalla Regione, sebbene non con incentivi sufficienti e senza un occhio di riguardo alle fusioni, sono condivisibili”, prosegue Grigoletto.

Il PD provinciale trevigiano intende dare il suo contributo e quindi un indirizzo generale a favore di questo processo di riordino e riorganizzazione, dando priorità alle forme di fusione: "D’altro canto la stessa proposta del PD regionale di diminuire il quorum del referendum per istituire un nuovo comune va nella direzione di favorire le fusioni, più di quanto la normativa e l’azione della regione abbia fatto finora - dichiara il vicesegretario provinciale del Pd Giovanni Tonella -. Già altre regioni, come l’Emilia Romagna, stanno andando nella direzione, successiva alla promozione delle unioni dei comuni, di favorire la nascita di più fusioni.  Dando questo indirizzo non si sottovaluta il rischio di perdita di rappresentanza politica e di identità territoriale: per questo è importante comunque non trascurare il tema della democrazia locale nelle forme di riorganizzazione e aumento di scala degli enti locali ”. Secondo il vicesegretario ciò si potrebbe fare non solo ponendo a tema la necessità di invertire in termini ragionevoli l’indirizzo di riduzione del numero dei consiglieri e degli amministratori, ma soprattutto favorendo una gestione politica che apra alle nuove forme d’inclusione e ascolto della cittadinanza.

“D’altro canto già oggi nei comuni vivono le identità di frazione e quartiere: nuovi confini amministrativi non per questo andrebbero a stravolgere o negarle", sottolinea Franco Zanata, presente oggi alla conferenza stampa. "Nel Veneto si stanno realizzando numerose unioni di comuni, ventisei con in atto processi di nuove istituzioni, mentre avanzano anche  le fusioni come nel caso del bellunese, del rodigino, del  padovano e del veronese. Riteniamo  utile e positivo che ciò accada anche in provincia di Treviso”, chiude il segretario Grigoletto.

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