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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Brindisi con Veneto Stato, Gentilini: “Lo faccio anche coi comunisti”

Giancarlo Gentilini non passerà dalla Lega a Veneto Stato. Lo ha ribadito lo "Sceriffo" commentando il video che lo ritrae mentre brinda con gli indipendentisti. Polemiche da parte dell'Udc

Dopo il mormorio scatenato dalla diffusione di un video su Youtube che lo ritrae con i militanti di Veneto Stato, lo “Sceriffo” Giancarlo Gentilini corregge il tiro e ribadisce la propria fedeltà alla Lega Nord.

FEDELE ALLA LEGA - Lo “Sceriffo” frena ogni ipotesi di passaggio al movimento indipendentista, spiegando che la cena risale all’ottobre scorso e che si è intrattenuto con i Venetisti perché “io brindo con tutti, anche con i comunisti”. I membri di Veneto Stato, inoltre, “erano proprio nella stanza accanto a quella della Lega, al ristorante”.

Prende le distanze da un’adesione di Gentilini a Veneto Stato anche il segretario del movimento, Lodovico Pizzati: "In occasione di una cena con i soci dell’area di Treviso e Quinto abbiamo avuto la sorpresa di vedere anche Gentilini, che è passato per un saluto – scrive in un nota Pizzati – Ha fatto un intervento molto simpatico, che ci ha fatto piacere, ma per essere con Veneto Stato non basta rifiutarsi di andare a sedersi al Parlamento romano, o sospirare per l’indipendenza”.

RIVOLUZIONE - Nel filmato l’ex sindaco trevigiano brinda con gli indipendentisti e si definisce un “battitore libero”, che ha sempre rifiutato di andare ad accomodarsi sulle poltrone romane. Gentilini parla di “rivoluzione”, “che comporta, se fosse possibile, l’occupazione con le armi, perché con le chiacchiere non si fa un c…”.

NULLA DI NUOVO - Interpellato in merito a questi e altri discorsi, come il riferimento alle “damigiane di olio di ricino e manganelli”, lo “Sceriffo” ricorda che non si tratta di dichiarazioni nuove. E tuttavia fanno parte “del libro dei sogni, perché adesso la realtà deve fare i conti con il lavoro che manca. Il resto è essere fuori dal mondo”.

L'IRA DI DE POLI - Discorsi già sentiti che, però, hanno mandato su tutte le furie il coordinatore veneto dell’Udc, Antonio De Poli, che sul proprio profilo Facebook scrive: “Se questa è la Lega è chiaro che abbiamo di fronte un partito che va contro la nostra Costituzione, che prega giorno e notte che accada a Roma e in Italia ciò che sta succedendo in Grecia, ovvero la rivolta”.

“Con questa Lega – continua De Poli – a noi veneti non ci resta che piangere. Evidentemente Gentilini e la Lega si scordano che i veneti e tutto il Nordest promuovono a pieni voti i Governo Monti”.

E accusa: “Sono stati per anni ad occupare le ‘careghe’ che contano a Roma, ora se ne stanno all’opposizione e sono pronti alle campagne di ‘invasione’. Questa è anti-politica. Chiediamo a Gobbo e Zaia di prendere le distanze da queste posizioni assurde, che vanno contro gli interessi del Veneto”.

Basteranno le spiegazioni dello “Sceriffo” a De Poli?

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