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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Il direttore dell'Ulss 8 interviene al consiglio comunale castellano

Nella seduta di venerdì 31 maggio il direttore generale dell'Ulss 8 ha illustrato le linee strategiche assicurando trasparenza e tutela delle fasce più deboli o marginali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Il direttore generale dell'Ulss 8, Bortolo Simoni, su invito del consiglio comunale di Castelfranco Veneto, è intervenuto alla seduta in programma venerdì 31 maggio. Nel corso del consiglio comunale, il direttore generale ha illustrato le linee strategiche avviate con il suo mandato, rivolte a ridimensionare alcune delle criticità presenti.

In particolare ha individuato due azioni di aggressione volte alla riduzione della spesa senza intaccare la qualità dei servizi rivolti all'utenza. “Una prima azione, peraltro già conclusasi lo scorso aprile – ha spiegato il dottor Simoni - consiste nella riduzione della spesa farmaceutica territoriale attraverso l'appena rinnovata convenzione con Federfarma Treviso relativamente alla distribuzione dei farmaci per conto che consentirà in tempi relativamente brevi un risparmio economico sull'ordine di alcuni milioni di euro. Una seconda azione, invece, è rivolta ad evitare, o quantomeno a ridurre, la fuga eludibile cercando di aumentare la capacità di attrazione delle strutture e dei servizi dell'Ulss 8”.

Quindi si è soffermato sull'importanza di migliorare il clima all'interno dell'azienda e di accrescere l'attenzione verso la persona, sopratutto nell'assistenza alle fasce più deboli della popolazione.

Il direttore ha quindi fatto cenno alla futura programmazione regionale da cui dipende la riorganizzazione dell'Ulss 8. Ha invitato i consiglieri ad attendere in un clima di serenità la diffusione delle schede ospedaliere ed ha illustrato l'ipotesi relativa alla nuova organizzazione in rete dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Il progetto prevede la riorganizzazione del territorio in otto aree al cui interno saranno create altrettante medicine di gruppo integrate che riuniscono più medici di medicina generale in un'unica struttura centralizzata. L'attivazione della medicina di gruppo integrata si tradurrà nella garanzia della continuità del servizio agli assistiti per 12 ore al giorno (dalle 8 alle 20), sette giorni su sette.

“Le azioni per la riorganizzazione territoriale – ha commentato il direttore generale ai consiglieri preoccupati per una possibile centralizzazione dei medici di medicina generale – avverranno in un clima di trasparenza e punteranno a garantire il servizio anche nelle aree più marginali rispetto al centro”.

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