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Stragi nel Mediterraneo, vertice in Prefettura a Treviso lunedì

Lunedì si è tenuto un incontro, promosso da Cgil Cisl Uil per sensibilizzare l'opinione pubblica in materia di immigrazione ed asilo politico

Continuano gli sbarchi a Lampedusa, ormai al collasso, e le tragedie del mare. Per sensibilizzare l'opinione pubblica in materia di immigrazione e asilo politico, Cgil Cisl e Uil hanno promosso una mobilitazione nazionale, che ha coinvolto anche la Marca trevigiana.

Lunedì, in prefettura a Treviso, si è tenuto un incontro sul tema “per consolidare una cultura dell’accoglienza e dell’integrazione e per creare le condizioni per affrontare organicamente la questione delle migrazioni”. Hanno partecipato il Segretario Generale della Cisl Belluno Treviso Franco Lorenzon, il Segretario Generale della Uil Belluno Treviso Carlo Viel, il Segretario della Cgil Treviso Nicola Atalmi e il viceprefetto Signoriello.

I confederali hanno illustrato il documento elaborato congiuntamente: “Il tema delle migrazioni, pur essendo reso evidente dalle emergenze di tipo umanitario, è da tempo entrato nella nostra agenda politica come una questione strutturale – spiegano Franco Lorenzon, Carlo Viel e Nicola Atalmi - I grandi e gravi squilibri che a livello globale siamo andati accumulando si stanno trasformando in terremoti che non si possono più affrontare a valle, rincorrendo le tragedie che sempre più numerose si ripropongono sulle coste italiane".

"Questi fenomeni, accanto alla necessaria accoglienza ed aiuto che vanno riservati a esseri umani divenuti prede di trafficanti senza scrupoli - proseguono - non si possono affrontare con politiche populistiche o slogan ad effetto, ma vanno governati con interventi organici e preventivi nelle due sponde del Mediterraneo, naturalmente assunti e coordinati a livello europeo”.

Sebbene la provincia di Treviso sia sempre stata caratterizzata da un alto livello di integrazione, grazie anche al confronto che le istituzioni hanno saputo mantenere con le Associazioni degli immigrati e con le Associazioni di Rappresentanza, secondo i sindacati trevigiani occorre “rilanciare la cultura dell’accoglienza e della collaborazione, perché è l’unica capace di dare buoni risultati per l’economia, il lavoro, la crescita demografica. Le 151 nazionalità presenti sul territorio provinciale non hanno impedito, sia pur con qualche difficoltà, un positivo sviluppo della coesione sociale anche in questo periodo di crisi profonda che ha sconvolto i progetti di vita di molti migranti”.

E nel corso dell’incontro di lunedì mattina è stata proposta un’iniziativa straordinaria del “Tavolo dell’immigrazione” costituito presso la Prefettura, per consolidare una cultura dell’accoglienza e dell’integrazione, oltre a creare le condizioni per affrontare organicamente la questione delle migrazioni. A questo proposito il viceprefetto ha dato ampia disponibilità a collaborare, coinvolgendo la Consulta Regionale per dare maggior peso all’iniziativa.

“Le divisioni ideologiche legate ai concetti di clandestinità e al dibattito sulla Bossi-Fini – concludono Lorenzon, Viel e Atalmi – vanno superate per concentrarsi su azioni concrete, come la battaglia per arrivare ad un'unica legge europea sull’immigrazione”.
 

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