Indagini a casa dell'impagliatore, Zanoni: "Trovare i complici"
L'eurodeputato, vice Presidente dell'Intergruppo per il Benessere degli Animali, interviene in merito al caso del 57enne di Crocetta del Montello, che custodiva specie rare ed esemplari mmorti e impagliati nella sua abitazione
Continuano gli accertamenti sull’impagliatore abusivo di Crocetta del Montello. Questa volta a intervenire è l’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali: “È necessario passare subito al setaccio tutti i contatti telefonici del soggetto per individuare i suoi complici”.
Vista la presenza in casa di centinaia di animali, alcuni appartenenti a specie protette, una delle prima verifiche da parte degli inquirenti, infatti, consiste proprio sulla ricerca dei “fornitori”.
“Gli animali rinvenuti sono sicuramente oggetto di traffici abusivi – continua l’eurodeputato Andrea Zenoni – Invito le associazioni animaliste a prendere subito parte contro questo orco degli animali. Le pene per reati contro gli animali in Italia sono ridicole, in Germania o nel Regno Unito questo soggetto sarebbe finito in carcere”.
Il 57enne, denunciato nei giorni scorsi per maltrattamento, impagliatura abusiva e detenzione illegale di specie protette in via di estinzione, lasciava morire di stenti i volatili, tanto che le forze dell’ordine non hanno rinvenuto cibo per animali all’interno dell’abitazione. Li deteneva in condizioni di sporcizia all’interno di gabbie e congelatori e, solo in un secondo momento, li imbalsamava.
Grazie all’immediato intervento del Corpo Forestale di Volpago del Montello, i 56 volatili sopravvissuti alla casa degli orrori sono stati comunque trasportati in un centro di recupero della Provincia di Treviso.