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Pa.Tre.Ve, l'esperto: "Pensateci a prescindere dalle province"

Incontro a Treviso, lunedì, sulle potenzialità dell'area metropolitana. Ospite Thierry Baert che ha consigliato di concepire il progetto indipendentemente dalla soppressione degli enti locali

Lunedì al BHR Hotel di Quinto di Treviso è stata presentata una ricerca OCSE sulle potenzialità dell'area metropolitana Padova –Venezia - Treviso.

Il convegno, promosso dalle associazioni imprenditoriali del territorio trevigiano e Cgil ,Cisl e Uil Treviso, ha trovato il suo perno nella necessità di superare la frammentazione degli interventi, individuare obiettivi strategici comuni e progetti finanziabili anche da fondi europei. Tutte finalità perseguite attraverso il tavolo comune tra le parti sociali costituito tra associazioni di categoria e sindacati della provincia di Treviso.

Ospite all'incontro anche thierry Baert, esponente dell'Agence de developpement e d'urbanisme Lille Metropole.

Nel suo intervento l'esperto francese ha sottolineato come la Pa.Tre.Ve. possa cominciare ad avere un significato reale solo ragionando in termini di progetti sovraterritoriali condivisi, a prescindere dalla discussione sulla soppressione o meno degli enti locali in essa racchiusi. Altrimenti il processo si inceppa.

Baert ha citato l'esempio delle collaborazioni messe in campo da 23 enti locali a cavallo fra Francia e Belgio, nei dintorni di Lille, individuata come zona omogenea composta da un tessuto urbano fatto di piccoli capoluoghi simile per molti aspetti al Veneto centrale.

L'esperienza, ha spiegato l'esperto francese, "funziona per servizi di trasporto, di offerta culturale, di gestione ambientale ed altri, nel senso che permette una fluidificazione della procedure. Gli enti locali, tuttavia - ha precisato - sono rimasti quelli che erano, in questo momento in Francia non è possibile cambiare le regole dell'amministrazione pubblica e la lobby dei sindaci ha di fatto neutralizzato un disegno di legge che andava nella direzione della riduzione dei Comuni".

Il presidente di Unindustria Treviso, Alessandro Vardanega, da parte sua, ha invece osservato che, al fine di radicare una cultura diffusa sull'importanza di un'area metropolitana, i Comuni capoluogo dovrebbero iniziare a fondersi in senso stretto con quelli della cintura urbana: "La discussione sulla 'Patreve' fino ad oggi ha infatti interessato solo pochi addetti ai lavori".

Lo sviluppo dell'iniziativa di lunedì è guardato con attenzione dal Movimento 5 Stelle di Treviso, che pone interrogativi sul processo di sviluppo del progetto.

"Il primo obiettivo è quello di creare una cultura comune tra tutti i cittadini su questo tema - spiega Alessandro Gnocchi candidato sindaconel capoluogo - In primis bisogna che gli oltre due milioni di persone che vivono nel quadrilatero Padova – Venezia – Treviso e Castelfranco si sentano parte di un progetto comune. E’ necessario informarli su quale sia la situazione attuale e quali possano essere i benefici di una Area Metropolitana effettivamente integrata. Ma tutto questo partendo da progetti concreti".

La vera domanda del M5S però è: chi guiderà un processo di integrazione così complesso?

"Abbiamo una miriade di Enti che amministrano e gestiscono a vario titolo il territorio. Come metterli d’accordo? - si chiede il M5S - Noi siamo assolutamente favorevoli a progettare e realizzare in maniera condivisa servizi e infrastrutture in quest’area, coinvolgendo fin da subito i cittadini e facendoli poi esprimere sulle scelte strategiche più rilevanti. Ma quello che vogliamo evitare è che per governare questa Area venga creato l’ennesimo carrozzone politico-burocratico che si affianchi alle province o che tutto si blocchi nell'attesa che si sostituisca ad esse".

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