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Indipendenza della Catalogna: sulle strade di Barcellona sventola anche la "Serenissima"

A portarla in Spagna è stato il consigliere regionale della Lega Nord, Riccardo Barbisan: "Voglio testimoniare la solidarietà di tanti veneti ai cittadini catalani"

TREVISO Dopo la giornata più dura nella storia recente della Catalogna, il presidente della regione autonoma Carles Puigdemont ha lanciato un appello all'Europa affinché cessi di ignorare la crisi catalana e le violazioni dei diritti umani di cui si è resa responsabile la Spagna: "I cittadini catalani si sono guadagnati il diritto ad uno Stato indipendente. L'Ue non può continuare a guardare dall'altra parte", ha detto, "abbiamo guadagnato il diritto di essere rispettati in Europa". "Lo stato spagnolo ha scritto oggi una pagina vergognosa della sua storia in Catalogna". A testimoniare poi quanto stava succedendo sulle strade di Barcellona c'era anche il consigliere regionale della Regione Veneto, Riccardo Barbisan, trevigiano DOC. "Voglio testimoniare la solidarietà di tanti veneti ai cittadini catalani" ha scritto l'esponente della Lega Nord su Facebook, sventolando da un palazzo la bandiera della "Serenissima" a dimostrazione di come il Veneto fosse al fianco dei catalani nella battaglia contro lo Stato spagnolo. 

Nessuna apertura da Madrid

"Oggi non c'è stato alcun referendum. È stato una messinscena, una sceneggiata ignorata dalla maggioranza dei catalani. Siamo una democrazia tollerante ma ferma, abbiamo rispettato la legge e la Costituzione, reagito con fermezza e serenità. Domani convocherò le forze politiche parlamentari per riflettere sul futuro" ha detto il premier Mariano Rajoy. “Non chiuderò alcuna porta, ho sempre offerto dialogo, ma sempre nel quadro della legge e nel rispetto della democrazia”: lo ha detto il premier spagnolo Mariano Rajoy nel suo intervento alla nazione sul referendum per l’indipendenza della Catalogna. Facendo riferimento alle autorità catalane, il premier ha detto che “hanno avuto molte opportunità per rinunciare alla loro iniziativa illegale, non hanno voluto, ho provato, abbiamo chiesto molte volte e non ci hanno ascoltato”.

Più di 800 feriti

Fonti del governo catalano riferiscono di oltre 840 feriti, due dei quali gravi. Il ministero dell'Interno spagnolo ha denunciato il ferimento di 19 poliziotti e 14 membri della Guardia Civil e l'arresto di sei persone, tra cui un minore. La polizia spagnola ha usato proiettili di gomma contro i manifestanti. 

I risultati del referendum

Nella notte sono stati diffusi i dati ufficiali sui votanti (2.262.000), mentre i chiamati alle urne erano circa 5.300.000. I SI' sono stati 2.020.000 pari al 90%, mentre i NO si sono fermati a quota 176.000, cioè il 7,8%.

"Rajoy si deve dimettere"

In tanti chiedono le dimissioni del premier Mariano Rajoy dopo che la polizia ha usato la forza per impedire ai catalani di votare nel referendum sull’indipendenza, ferendo centinaia di persone. La sindaca di Barcellona Ada Colau ha detto che Rajoy, leader della formazione di centrodestra Partito Popular (PP), “ha attraversato tutte le linee rosse”. “E’ un codardo non all’altezza delle sue responsabilità di stato…Quindi si deve dimettere”.

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